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EDITORIALE. In vista delle elezioni: Con calma ragazzi, non arrivatemi allo scontro già con le ossa rotte!


In vista delle amministrative che si svolgeranno tra due mesi, le quattro fazioni in campo si stanno preparando ed assestando… ma soprattutto si stanno autoflagellando da soli in un modo inverosimile.

Chi scrive non è certamente estraneo a questo mondo, e quello che colpisce è la totale mancanza della più elementare preparazione e lungimiranza politica.

Tra fughe in avanti fatte un anno prima e ovviamente andate ad infrangersi contro le barricate di invidie e pretese di “compagni” di fazione e scelte solitarie pregne di quella considerazione secondo cui “l’importante è fare una bella affermazione elettorale, anche se si perde di sicuro”, quei poveri candidati o papabili candidati alla poltrona più alta della città, si ritrovano in mezzo alle risse, talvolta quasi scambiati per sacchi da pugilato.

E’ stato il caso di Viviana Rizzuto, candidata della prima ora del centrosinistra, che a poche istanti dalla sua dichiarazione di disponibilità alla candidatura è stata oggetto di un vero assalto sui social, dove oggi come oggi, la politica si fa e si giudica, quasi in tempo reale. Dopo è stato il turno del consigliere di Sinistra Italiana Paolo Mandracchia, reduce dalla fuga in avanti della scorsa estate insieme al compagno di battaglie Fabio Leonte, per tanti il candidato auspicabile per un centrosinistra unito e vincente, ha deciso di ritirare la sua candidatura, dignitosamente, sia dopo un brutto scivolone sul bilancio&carnevale che dopo qualche tiro mancino da parte di un centrosinistra che sicuramente avrebbe dovuto capire prima le potenzialità di quella proposta di candidatura che avrebbe potuto dir la sua, specie in questo contorto panorama elettorale.

Read MoreAdesso per il centrosinistra si prospetta Francesca Valenti, una – citiamo testualmente la “superba” battuta – “candidatura valente” per Giuseppe Ambrogio, PD e Sciacca Democratica, una candidatura meno valente invece per Sicilia Futura del duo Cimino-Cascio che vorrebbe un nome con un peso ed un appeal maggiore su cui puntare, anche se malelingue danno proprio SF in transito verso la destra, che se non altro, non ha scelto scientificamente di perdere le elezioni proponendo un agnello sacrificale a cui, al limite, far fare bella figura e nulla di più. Intanto la stessa candidatura della Valenti sarebbe però ancora in bilico, sembrerebbe infatti che non tutte le riserve siano state sciolte, attenzione ai colpi di coda.

Sul fronte ‘Mizzica che 1999’, il candidato Domenico Contino giovane e pieno di sogni, altro nome sparato fuori un po’ troppo presto, ha avviato la campagna elettorale, ed a giudicare dal tono, le pretese non sono le più alte, ma la testimonianza della sinistra – con marchi o meno – socialdemocratica, europeista e giovane, è assicurata. Realisticamente, si starà a vedere cosa faranno le liste, che sul lato “rodato” non dovrebbe aver problemi, su quello giovane gli interrogativi sono sicuramente molti.

Questa volta per via delle regole interne al Movimento, i pentastellati hanno dato ieri sera il nome del proprio candidato: Domenico Mistretta. Commercialista da più di 5 anni ed è consulente del lavoro da oltre 10, fidanzato, 35 anni la sua età, già componente del nucleo di valutazione della Giunta di Vito Bono, figlio del notissimo Pietro Mistretta Presidente de L’AltraSciacca ed ex assessore della giunta Cucchiara; sulla sua candidatura già ieri sera si sono alzati commenti e malumori, interni ed esterni al Movimento.

Movimento che di nomi, ne ha bruciati parecchi, forse su questo si sarebbe dovuto stare un po’ più attenti. Il dottor Rino Marinello, l’avvocato Giuseppe Livio – che alcuni davano come candidato certo e poi ritiratosi per non specificati motivi -, la dottoressa Ivana Dimino già presidente dell’Associazione L’Acquario, il noto artista Alessandro Mucaria, persino due notissimi professionisti dell’informazione sarebbero stati tirarti in ballo, ma proprio su questi nomi, non si sa bene a che titolo.

Adesso sui social divampano polemiche e commenti, con post sorridenti che sembrano molotov da guerrigli urbana… se di battesimo si tratta, parliamo di un battesimo del fuoco per Mistretta, che a questo punto dovrebbe quantomeno prendere una ulteriore posizione rispetto a questo chiacchiericcio.

E sorniona e piaciona, la destra sta sulla sponda del fiume con un sorriso bianco da pubblicità del dentifricio e, forse, con anche due begli incisivi prominenti che mettono allegria, unita e compatta, in attesa che passi il cadavere dei nemici, autodistrutti. Bisogna ammettere che questa volta, a destra la politica sembra che la stiano sapendo fare. Davanti al nuovo che avanza, inesperto e talvolta ingenuo, questi lupi navigati attendono nell’ombra coscienti di un vantaggio tecnico che sperano possa dargli anche un vantaggio elettorale.

A destra si sa solo che sono tutti uniti, Fabrizio Di Paola ha tenuto in mano il pallino fino a due mesi dalle elezioni, rinunciando alla ricandidatura, ma evidentemente, non allo stare in regia. Oltre questo non si sa nulla; si parla di Calogero Bono, ma sono più supposizione che certezze, un coniglio dal cilindro si può sempre uscire e sottovalutare una compagine politica che fino ad un anno fa si dava per cadaverica, è una mossa troppo azzardata anche per il peggior giocatore di poker.