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Elezioni 2022. Il Pd candida il “televirologo della pandemia” prof. Crisanti: “Sono onoratissimo”

Il microbiologo Andrea Crisanti, direttore del Dipartimento di medicina molecolare dell’università di Padova, sarà capolista in Europa per i democratici di Enrico Letta: “Sono onoratissimo di essere stato candidato dal Partito democratico”.

“Perché il Pd? Perché mi riconosco sicuramente nei valori e ideali di impegno sociale. Non ho esitazioni, anzi posso tranquillamente confessare che sono iscritto al Pd a Londra ormai da diversi anni, credo dal 2015-2016”, ha spiegato ancora Crisanti all’Adnkronos.

“Non è che mi corteggiassero da tempo. E’ stato il risultato di una reciproca stima e fiducia, tutto qui – afferma -. Non è che c’è stata una telefonata. Io conosco tante persone, ho partecipato a tantissimi convegni del Pd, a tantissime Feste dell’Unità. Alla fine ci sono delle persone che ti apprezzano e ti segnalano. Succede così, è un processo di cooptazione che non avviene da un momento all’altro. Nel mio caso è stato il circolo del Pd di Londra che mi ha proposto. E poi la proposta è stata esaminata a livello nazionale”.

“Io – continua – non mi vedo come ministro della Salute per una ragione molto semplice: prima bisogna che io vinca il seggio. Secondo punto: bisogna che la coalizione vinca le elezioni e questo sicuramente è l’impegno a breve termine. Al resto non ci penso. Credo comunque una cosa, ne sono convinto: le esperienze passate hanno dimostrato come la politica debba fare ricorso ai tecnici, siano essi di natura scientifica, politica economica e così via.

Penso inoltre – aggiunge – che qualsiasi decisione tecnica, pur basata su dati inoppugnabili, non sia socialmente neutrale. E penso che sia giunto il momento che i tecnici si cerchino i voti”

Crisanti risponde inoltre in anticipo a quanti vorranno accusarlo di aver sfruttato l’onda della visibilità acquisita durante la pandemia di Covid: “Io non ho sfruttato assolutamente nulla. – sostiene ancora lo scienziato all’Adnkronos Salute – Ho preso sempre posizioni che in qualche modo riflettevano la mia personale convinzione, mi sono trovato sia in contrasto con la destra che con la sinistra. Il mio unico punto di riferimento è la mia integrità professionale”.