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Elezioni presidenziali Francia, al ballottaggio vanno Macron e Le Pen: Europa e non solo col fiato sospeso

Emmanuel Macron e Marine Le Pen vanno al ballottaggio come previsto, ma nella tarda serata di ieri Jean-Luc Melenchon, arrivato terzo, ha sfiorato il colpaccio


La sfidante nelle elezioni presidenziali 2022 di Emmanuel Macron è Marine Le Pen.  Il ballottaggio che si terrà il 24 aprile, per il presidente uscente si preannuncia “caldo”.

Secondo i dati ufficiali forniti dal ministero dell’Interno, al primo turno, Macron ha ottenuto il 27,6% dei voti seguita a una distanza di poco più di 3 punti da Le Pen, leader del Rassemblement National, che ha raccolto il 23,41% delle preferenze. Terzo Jean-Luc Melenchon che ha chiuso al 21,95%. Dietro con percentuali sotto il 10% tutti gli altri: Eric Zemmour al 7,05%, Valerie Pecresse al 4,79%, Yannick Jadot al 4,58%), Jean Lassalle al 3,16%, Fabien Roussel al 2,31% ed infine Anne Hidalgo con appena il 1,74%. Sempre secondo i dati ufficiali comunicati dal ministero dell’Interno, l’astensione è stata molto alta raggiungendo il livello più alto dal 2002.

Emmanuel Macron e Marine Le Pen dunque domenica 24 aprile si contenderanno la carica di Presidente della Francia e nonostante i primi sondaggi usciti dopo l’ufficialità del duello, che danno Macron vincente su Le Pen, le segreterie di tutta Europa e non solo sono in allarme. Secondo questi sondaggi, Macron si attesterebbe tra il 51% e il 54% , a Le Pen si fermerebbe al 46%-49%, un vantaggio comunque inferiore rispetto allo stesso duello di cinque anni fa quando Macron vinse con il 66,1% dei voti contro il 33,9% di Marine Le Pen.

Oggi però lo scenario è completamente diverso, tanto appunto, da non fare dormire sonni tranquilli alle cancellerie europee e non solo, che nella tarda serata di ieri avevano sperato nel colpaccio di Jean-Luc Melenchon, che sembrava potesse scalzare Le Pen, cosa che poi non è avvenuta.

I timori dei sostenitori di Macron si fondano non solo sulla posizione politica di Le Pen, partito di estrema destra, ma anche sul fatto che molti la indicano come filo-Putin, con la conseguenza che una sua eventuale elezioni all’Eliseo, metterebbe in discussione tutti i piani fin qui messi in campo dalla EU. Qualcuno potrebbe obiettare che anche Melenchon anche se di sinistra, è un candidato antieuropeista e comunque antisistema, ma i suoi avversari evidentemente lo vedono un po “più malleabile” rispetto alla tenace ed irremovibile Le Pen.

Come finirà, sondaggi a parte, è difficile da prevedere, lo stesso Melenchon ha subito dichiarato che “non un solo suo voto andrà alla Le Pen” , ma si sa, al ballottaggio saltano tutti gli schemi e l’elettorato difficilmente segue le indicazioni del suo partito e vota di “pancia”. Ed propro questa “pancia” che sta facendo tremare le cancellerie europee, Macron cinque anni fa era una novità con mille promesse, oggi è come gli altri, noto, conosciuto e nelle masse poco apprezzato. La partita dunque è aperta.