È stato un dibattito “pacato”, incentrato sui “temi politici” il confronto tv Tim Walz e JD Vance, durante il quale i due candidati hanno spiegato le loro distanti posizioni su diversi argomenti
Lo riportano tutti i media Usa. Secondo un instant poll effettuato dalla Cnn subito dopo la sfida televisiva fra i due candidati alla vicepresidenza, J.D. Vance, vice di Donald Trump, ha vinto di misura il dibattito su Tim Walz, vice di Kamala Harris. Il risultato è stato del 51% a favore di Vance rispetto al 49% di Waltz.
U n confronto tv che si è aperto con uno scambio sui problemi nazionali e internazionali più impellenti, dall’uragano Helene, che ha devastato gran parte del sudest degli Stati Uniti e naturalmente sull’escalation in corso nella guerra regionale in Medio Oriente, anche se sull’argomento, entrambi hanno eluso la domanda su un eventuale “attacco preventivo” contro l’Iran.
Gli attacchi, sia di Walz che di Vance sono stati per la maggior parte lanciati con toni pacati, al contrario dei loro “capi”, Donald Trump e Kamala Harris, che nei loro dibattiti non si sono mai risparmiti pesanti accuse anche offensive. Nel dibattito i tono accesi della campagna elettorale sono stati sostituiti da accese discussioni sui temi politici, con i candidati che a tratti hanno affermato di essere d’accordo tra loro, pur delineando visioni molto diverse sul futuro del Paese.
All’inizio del dibattito, quando le moderatrici di Cbs News, Norah O’Donnell e Margaret Brennan, hanno chiesto le loro posizioni riguardo a un eventuale “attacco preventivo” contro l’Iran, nel caso Teheran sviluppi un’arma nucleare, entrambi hanno eluso la domanda: Walz citando la presunta incapacità di Donald Trump come leader; Vance rispondendo che la decisione “spetta a Israele” e che gli Usa sono al fianco dello Stato ebraico. Sul tema dei cambiamenti climatici, Vance ha sostenuto che gli Stati Uniti sono “l’economia più pulita del mondo” e che le politiche economiche di Kamala Harris, spostando la produzione manifatturiera in economie “sporche”, come quella cinese, peggiorerebbero la situazione.
Vance come previsto è andato all’attacco sul tema dell’immigrazione illegale, dicendo cge gli Stati Uniti stanno affrontando una “crisi storica” e accusando Kamala Harris di avere “lasciato entrare il fentanyl nelle comunità americane a livelli record” e alla domanda se un’eventuale amministrazione repubblicana separerebbe dai genitori i figli nati in America degli immigrati illegali, in caso di deportazione, il candidato repubblicano non ha risposto. Walz ha risposto affermando che democratici e Repubblicani “insieme possono risolvere” il problema dell’immigrazione illegale, ma i repubblicani preferiscono “accusare gli immigrati di ogni cosa” ed ha sostenutoo che gli immigrati vanno trattati con “dignità”.
Anche il tema divisivo dell’aborto è stato affrontato con toni civili. “È un diritto umano basilare”, ha detto Walz, contestando le posizioni repubblicane. Poi, sul tema delle armi. Per prevenire le stragi bisogna “aumentare la sicurezza nelle scuole”. Lo ha detto JD Vance. “Nessuno sta cercando di fare allarmismo e dire: vi prenderemo le armi”, ha replicato Walz. La priorità, ha aggiunto, è “proteggere i nostri figli”.
Il dibattito dopo l’appello finale agli elettori, si è concluso con Vance e Walz che si sono stretti la mano e hanno scambiato battute cordiali.
Redazione Fatti & Avvenimenti