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Embargo petrolio UE e G7. Russia reindirizza completamente forniture verso Asia, Africa, Medioriente e America latina

Ministro dell’Energia russo Nikolay Shulginov: la Russia “non ha ridotto le vendite” di petrolio e le esportazioni di greggio russo sono aumentate nel 2022


La Russia è riuscita a reindirizzare completamente le forniture di petrolio perse a causa dell’embargo – ossia le sanzioni imposte a causa della guerra in Ucraina – dell’UE e dei paesi del G7 e non ha ridotte le vendite. Lo ha dichiarato oggi il ministro dell’Energia russo Nikolay Shulginov. Lo riporta la Tass.

“A causa delle sanzioni, è necessario non solo mantenere il livello di produzione e raffinazione del petrolio, ma anche l’esportazione e, rispettivamente, le entrate del bilancio federale”, ha affermato.

La Russia è coinvolta nel reindirizzamento delle forniture di petrolio e prodotti petroliferi ai paesi asiatici, africani, latinoamericani e mediorientali, ha affermato il ministro. “Posso già affermare oggi che siamo riusciti a reindirizzare completamente l’intero volume di esportazioni perso a causa dell’embargo, senza che si sia registrato alcun calo delle vendite”, ha affermato Shulginov, aggiungendo che le esportazioni di greggio della Russia sono aumentate nel 2022.