Il “vizietto” della sinistra di mettere la mani nelle tasche degli italiani ritorna ciclicamente e Pd e Leu nella nuova legge di bilancio presentano un emendamento che di fatto è una patrimoniale
Questo emendamento si inserisce nel pacchetto di norme economiche che in queste ore sono in discussione nella legge di Bilancio, tra decreto Ristori, modifica del Mes e avvicinamento al Recovery plan, che vale 209 miliardi di fondi europei. E proprio questi fondi, ancora lontani dall’arrivare, hanno già sollecitato “l’appetito” dei commensali. Il premier Conte voleva gestirli in proprio, ma a causa delle divergenze si è optato per un affollato team di circa 300 persone in capo a tre teste (palazzo Chigi, Mef e Mise).
In questo scenario, ieri è spuntato l’emendamento alla manovra di Leu e di alcuni parlamentari Pd legati alla corrente dei Giovani Turchi, con prima firma di Nicola Fratoianni, seguita da quella di Matteo Orfini, che punta ad aggredire i patrimoni oltre i 500 mila euro per recuperare soldi da destinare alla crisi economica. Gli altri firmatari sono i dem Chiara Gribaudo, Giuditta Pini, Fausto Raciti e Luca Rizzo Nervo e quelli di Liberi e uguali, Rossella Muroni, Erasmo Palazzotto e Luca Pastorino.
Ed ecco cosa prevede l’emendamento: “A partire dal 1 gennaio 2021, ci sarà un’imposta ordinaria sostitutiva la cui base imponibile è costituita da una ricchezza netta derivante dalla somma delle attività mobiliari ed immobiliari – al netto delle passività finanziarie – posseduta e detenuta sia in Italia che all’estero”.
L’aliquota è proporzionale: 0,2% per redditi valore compresi tra 500mila e 1 milione di euro; 0,5% fino a 5 milioni; 1% per importi non superiori a 50 milioni e 2% per chi guadagna oltre questa cifra. La proposta cerca di “compensare” con l’esenzione, dal prossimo anno, dell’Imposta municipale unica, dell’imposta di bollo sui conti correnti bancari, sui conti di deposito e sui titoli. Ci sarà anche il ristoro per i Comuni, a compensazione del minor gettito che ovviamente avrebbero dalla cancellazione dell’Imu.
L’uscita di PD e Leu però oltre a creare malumori nella maggioranza, rischia di “uccidere nella culla” la neonata intesa appena raggiunta con Forza Italia, che per voce di Giorgio Mulè ha subito commentato: “ E’ una rapina nei conti correnti degli italiani, la sinistra cala la maschera e mostra il suo volto”. A ruota è arrivato il commento non meno pesante di Mariastella Gelmini: “Un nuovo episodio del serial anche i ricchi piangono”.