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Emergenza incendi: ecco chi ci guadagna…


Gli incendi che in queste settimane hanno devastato l’intera Sicilia, ma anche tutta l’Italia, nel 90% dei casi sono dolosi e questo è un dato di fatto certificato. La domanda dunque è: “chi ci guadagna”.

Attenzione l’articolo che segue non accusa nessuno, ma si limita ad analizzare la situazione nella sua interezza.

Gherardo Chirici, professore associato di Inventari forestali e telerilevamento presso Università degli Studi di Firenze, sulla sua pagina facebook, da esperto del settore fa il resoconto dell’attuale situazione.

Il professore parte da un punto incontrovertibile: “i contratti per spegnere le fiamme, sono affidati sempre alle stesse ditte” e dunque si chiede: “E se non ci fossero più incendi queste ditte che vendono i loro servizi di antincendio otterrebbero ancora i loro appalti milionari?”

Sembrerà strano, ma i Canadair che nei vari incendi di questi giorni abbiamo visto, fotografato e filmato in azione nei nostri cieli, non sono dello stato o di enti statali, ma udite, udite, sono di ditte private. Il costo per quello che di fatto è un “affitto”, è esorbitante: 14 mila euro l’ora, per spegnere gli incendi, compresi i tempi – a volte più di due ore – per arrivare sul punto del rogo.

Ora fatevi due conti e provate a capire quanto sono costati in “soldoni”, questi incendi. La stessa operazione riguarda gli elicotteri per il salvataggio e la lotta agli incendi.

Questo è quanto scrive sulla propria pagina facebook il professore associato di inventari forestali e telerilevamento presso Università degli Studi di Firenze Gherardo Chirici, che poi affonda il colpo:

“Tutti forse lo sanno già… ma vorrei ricordare che la nostra famosa flotta di 19 Canadair così come la maggior parte della flotta di elicotteri per il salvataggio e la lotta agli incendi è privata. Ogni anno i Vigili del Fuoco, la Protezione Civile e gli altri enti danno in appalto questi servizi di soccorso dal cielo. I contratti se li aggiudicano sempre le stesse ditte”: “RITENUTO, pertanto, che le condotte sopra descritte poste in essere dalle società Babcock Mission Criticai Services Italia S.p.A. (già Inaer Aviation Italia S.p.A.), Airgreen S.r.I., Elifriulia S.r.I., Heliwest S.r.I., Eliossola S.r.l., Elitellina S.r.l., Star Work Sky S.a.s. e dall’Associazione Elicotteristica Italiana sono suscettibili di configurare un’intesa restrittiva della concorrenza in violazione dell’articolo 101 del TFUE.”

Ma il professore ha fatto di più e dopo aver osservato un campione di 18 gare d’appalto, si è rivolto all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, che è intervenuta e il docente universitario ne riporta anche un passaggio nel quale si leggono i nomi delle società e dove si parla di possibili violazioni.

Gherardo Chirici, infine arriva anche alle sue conclusioni facendosi una domanda sulla vicenda: “E se non ci fossero più incendi queste ditte che vendono i loro servizi di antincendio otterrebbero ancora i loro appalti milionari? Quando vedete un bel Canadair che sgancia la sua bomba d’acqua di 6000 litri pensateci…”.

Ecco questa è la realtà certificata delle cose, che sicuramente vi farà riflettere e magari spingervi a dare una risposta al professore.

Per chi volesse, ecco il post originale di Gherardo Chirici, (qui la pagina facebook).