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Emergenza randagismo. S.Di Paola: “Quante aggressioni prima discutere di canile municipale?”


Sull’emergenza randagismo, che nei giorni scorsi ha visto nuove aggressioni nel quartiere perriera, interviene oggi il consigliere comunale Simone Di Paola.

di-paola - simone

“La nuova, l’ennesima invasione di randagi in città, dalla Perriera a Isabella Sant’Antonio, unitamente ai gravissimi fatti occorsi a nostri concittadini, aggrediti da branchi lasciati liberi di girovagare per la città, rilanciano ancora una volta la centralità di un problema che sembra non trovare via d’uscita.

Sarebbe tuttavia un errore parlare di problema che si ripropone, – dice Di Paola – perché in realtà non è mai stato superato con misure serie e drastiche, pari alla gravità dell’emergenza.

Ciò testimonia l’estrema debolezza delle politiche adottate da questa amministrazione per porre un freno serio a tale disagio; politiche fatte solo di annunci sterili e di iniziative nemmeno lontanamente in grado di porre la parola fine a tale condizione di disagio.

Prima si è parlato di tolleranza zero per quanti abbandonano cuccioli per strada, attraverso controlli a tappeto del territorio, ma di questa tolleranza zero abbiamo visto solo l’annuncio in tv; poi si è propagandata, con tanto di fanfare e conferenze stampa, l’iniziativa denominata “adotta un cucciolo” (o qualcosa di simile) sostenendo che ciò avrebbe inferto un colpo feriale al problema randagismo; poi ancora si è passati da adottare un cucciolo ai fucili anestetici, promettendo che non si sarebbero più visti randagi girovagare in giro.

Posso anche apprezzarne i buoni propositi, ma si sa che con le buone intenzioni non si va da nessuna parte; annunci in dose da cavallo, che a ben vedere non hanno risolto un bel nulla, visto e considerato che i randagi, quanto e perfino più di prima, continuano a dominare indisturbati le nostre strade ed i nostri quartieri, aggredendo cittadini, che sempre più terrorizzati rinunciano ad una passeggiata o ad un amico seduta di footing, pur di non beccarsi qualche spavento; nel frattempo il comune spende sempre più soldi, senza ottenere risultati significativi.

La verità è che fin quando la politica della tolleranza zero nei riguardi di chi indisturbato continua ad abbandonare non diverrà seria, concreta e costante, il numero di randagi continuerà a salire.

La verità – conclude il consigliere del PD –  è soprattutto che, se anziché continuare ad inventarsi le iniziative più bizzarre e fantasiose, tanto per riempire qualche pagina di giornale o di TG, non si penserà seriamente e finalmente a trovare le risorse necessarie a realizzare il nostro primo vero canile municipale, o quanto meno pensare ad un canile di comprensorio, ammortizzando in tal modo i costi con Comuni a noi limitrofi, anziché elemosinare posti presso canili privati, fino a quel momento continueremo a prenderci in giro, parlando di problema in via di risoluzione, sperperando inutilmente quattrini in gran quantità, senza ottenere risultati seri, ed al contempo vedremo il numero di randagi continuare a salire, fino alla prossima aggressione; allora i nostri amministratori piangeranno lacrime di coccodrillo, promettendo mari e monti, salvo poi tornare ad infischiarcene non appena le luci dei riflettori torneranno a spegnersi”.