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Enna. Migranti in Centro Accoglienza con Reddito di Cittadinanza: 10 denunce per truffa aggravata


Oltre alle 10 donne migranti, anche 5 italiani – che erano condannati o contavano condannati per reati di mafia o per indebite riscossioni di contributi pubblici  nel nucleo familiare – sono stati denunciati per aver ottenuto indebitamente il reddito di cittadinanza

I Militari dell’Arma di Enna hanno denunciato 15 persone che dal gennaio 2020 hanno percepito il Reddito di Cittadinanza grazie a false dichiarazioni: si tratta di 10 donne straniere e 5 cittadini italiani.

Le 10 donne straniere erano ospiti di un centro di accoglienza per migranti e avevano attestato di essere residenti in Italia da almeno 10 anni.

Per quanto riguarda gli italiani invece, tutti residenti nell’Ennese, per quattro di loro la denuncia è scattata per non avere dichiarato la presenza, nel nucleo familiare, di persone condannate per reati di mafia o per indebite riscossioni di contributi pubblici. Un quinto denunciato ha chiesto e ottenuto il reddito di cittadinanza senza dichiarare di essere stato condannato in via definitiva.

I 15 denunciati dovranno ora rispondere di truffa aggravata. L’Inps aveva erogato indebitamente circa 26 mila euro che adesso dovranno essere restituiti dai denunciati, per i quali è stata disposta la sospensione retroattiva del sussidio.