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Enna. Oasi di Troina, disabile positiva violentata e messa incinta: arrestato operatore sanitario


È stato arrestato l’uomo che avrebbe violentato durante il lockdown e messo incinta una ragazza disabile ricoverata all’Oasi di Troina mentre questa era positiva


La Squadra Mobile su disposizione dei sostituti Procuratori di Enna, Stefania Leonte e Orazio Longo, ha fermato come indiziato di delitto L.A., di 39 anni, operatore sanitario dell’Oasi di Troina, sposato e padre di un bambino, accusato di violenza sessuale aggravata dall’aver commesso il fatto ai danni di una donna disabile e nel momento in cui la stessa era a lui affidata. L’uomo al termine di un lungo interrogatorio ha confessato.

La violenza sarebbe avvenuta durante il lockdown, all’interno dell’Oasi di Troina, centro specializzato in provincia di Enna, durante il periodo in cui la struttura era dichiarata zona rossa. A denunciare i fatti alla Squadra Mobile lo scorso 11 settembre sarebbe stato l’avvocato, nominato dalla famiglia della vittima che soffre di gravissime patologie connesse ad una rara malattia genetica.

Secondo quanto appurato dagli inquirenti, la giovane disabile con gravi problemi mentali, ospite dell’Oasi, durante la sua permanenza nella struttura, sarebbe stata violentata mentre era positiva al Covid e ora aspetterebbe un bambino.

L’Oasi Maria Santissima di Troina, è un Centro specializzato nella riabilitazione di deficit psichici di pazienti, anche giovanissimi, affetti da autismo o da anziani con patologie legate alla involuzione senile. L’istituto, considerato all’avanguardia nell’assistenza ai disabili, venne fondato nel 1953 da padre Luigi Ferlauto. Lo scorso aprile, in pieno lockdown, la struttura registrò 162 positivi al Covid, tra infermieri ricoverati ed operatori e fu dichiarata zona rossa.