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Enna. Uccide la madre perché non voleva andare in ospizio: la figlia 47enne confessa dopo interrogatorio


Sarebbe stata Maria Gozza ad uccidere la madre perché non voleva andare all’ospizio, cercando poi d’inscenare un suicidio. Dopo un lungo interrogatorio avrebbe confessato

Foto archivio

L’omicidio si è consumato la notte scorsa, in un’abitazione del quartiere San Giacomo ad Aidone in provincia di Enna. La vittima è Vittoria Malaponti, di 69 anni, trovata dai carabinieri, riversa in una pozza di sangue nel bagno dell’abitazione.

A chiamare i militari dell’arma alle prime luci dell’alba, è stata la stessa figlia Maria Gozza di 47 anni, che in preda all’agitazione, ha raccontato che la madre si era suicidata, ma quando i carabinieri sono entrati nell’abitazione, hanno subito intuito che quella non era la scena di un suicidio ma di un omicidio.

Sul posto sono arrivati gli investigatori del Nucleo Investigativo di Enna e della Compagnia di Piazza Armerina, coordinati dal tenente colonnello Antonino Restuccia, comandante del Reparto operativo dei carabinieri di Enna, per eseguire i rilievi tecnici. I militari hanno trovato la 69enne che giaceva per terra in una pozza di sangue con il cranio fracassato e a poca distanza un batticarne e un coltello da cucina, che si ipotizza potrebbero essere gli oggetti usati per commettere il delitto. Elementi che indicavano chiaramente che non si trattava di suicidio.

Il sostituto procuratore di turno, Domenico Cattano, con i carabinieri, hanno quindi avviato gli interrogatori di alcuni familiari, a partire proprio dalla figlia 47enne che abitava con la vittima oltre che di alcuni vicini, che hanno riferito di avere sentito all’alba la figlia chiedere aiuto e di avere a loro volta chiamato i carabinieri. Particolari che cozzavano con la tesi del suicidio.

Tra le ipotesi degli inquirenti c’era anche quella di un tentativo di rapina che si era trasformato in omicidio, ma più si analizzava la scena è più appariva che si trattava di omicidio. Dopo alcune ore di interrogatorio, la figlia ha confessato. La donna è stata quindi arrestata e trasferita nel carcere catanese di piazza Lanza, mentre per l’anziana madre è stata disposta l’autopsia, fissata per giovedì.