Redazione F e ALe due violente esplosioni alle 16:46 di ieri, nell’isola di Stromboli, hanno causato la morte del 35enne Massimo Imbesi e di almeno tre feriti non gravi nella frazione di Ginostra
Massimo Imbesi, di 35 anni, allievo ufficiale di coperta, è l’unica vittima dell’esplosione dello Stromboli di ieri. Il suo corpo è stato recuperato e portato a Milazzo, dove l’uomo viveva. La magistratura inoltre sta valutando se fare eseguire l’autopsia o se sarà sufficiente l’esame esterno del medico legale.
Secondo quanto al momento è stato comunicato, nel corpo di Imbesi all’altezza del torace è stato rilevato un grosso ematoma, causato probabilmente dalla una violenta caduta su spuntoni di pietra lavica che caratterizzano l’isola. Probabile che ci sia stata anche una intossicazione da fumo sviluppato dagli incendi.
La vittima era insieme ad un amico sudamericano, ancora sotto evidente stato di choc, che non appena sarà in condizione, potrà rilevare maggiori particolari sulla dinamica dell’accaduto.
Sul fronte dell’esplosione invece, per l’isola, quella appena trascorsa è stata una notte relativamente tranquilla e la situazione sta tornando lentamente alla normalità. Vigili del fuoco e Canadair sono ancora al lavoro per spegnere gli ultimi focolai provocati dal lancio di lapilli lavici incandescenti del vulcano che hanno fatto divampare il fuoco tra la vegetazione e i canneti. Operazioni aeree in corso anche nelle zone meno accessibili dell’isola dell’arcipelago delle Eolie.
