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Eurocamera approva ‘risoluzione non vincolante’ che invita i 27 paesi a revocare restrizioni uso armi in territorio russo

Con 425 voti a favore, 131 contrari e 63 astensioni, il parlamento Europeo ha approvato una risoluzione non vincolante che invita i Paesi membri contrari, ad abolire le attuali restrizioni all’uso dei sistemi d’arma occidentali donati a Kiev, in territorio russo

Si tratta di un’azione di forza dei falchi che spingono per allargare il conflitto e coinvolgere direttamente l’Europa nella guerra. In pratica è una mossa simbolica, la risoluzione infatti, approvata a maggioranza e non all’unanimità, non è vincolante e i Paesi, in primis l’Italia, Germania e l’Ungheria che hanno sempre detto no, continueranno a non autorizzare l’Ucraina all’uso delle loro armi.

Il paragrafo della risoluzione della “discordia” è il n.8 che “invita gli Stati membri a revocare immediatamente le restrizioni sull’uso delle armi occidentali consegnate all’Ucraina contro obiettivi militari legittimi sul territorio russo”.

Inoltre il testo approvato dal Parlamento europeo contiene l’invito agli Stati membri di rispettare l’impegno assunto nel marzo 2023 di consegnare un milione di munizioni all’Ucraina e ad accelerare la consegna di armi, sistemi di difesa aerea e munizioni, compresi i missili Taurus, che la Germania ha sempre negato.

Nella risoluzione si chiede inoltre agli Stati membri di “mantenere ed estendere la politica di sanzioni Ue contro la Russia, la Bielorussia e i Paesi e le entità non appartenenti all’Ue che forniscono alla Russia tecnologie militari e a doppio uso”.

Gli eurodeputati italiani hanno votato contro, a parte qualche singola eccezione nel Pd e in Forza Italia, mentre hanno votato compattamente contro le delegazioni di Lega e Fratelli d’Italia e, a sinistra, Movimento 5 Stelle e Avs.

Le delegazioni di Fratelli d’Italia, Forza Italia e Partito democratico, con l’eccezione di Marco Tarquinio e Cecilia Strada, hanno poi votato compattamente a favore del testo finale sul supporto dell’Ue all’Ucraina, anche se conteneva il controverso punto 8 sull’uso delle armi occidentali in territorio russo, su cui in precedenza avevano votato contro. Hanno invece votato contro la risoluzione finale le delegazioni di Lega, M5s, Sinistra Italiana e Verdi.