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Financial Times. Anche la Costa d’Avorio caccia le truppe francesi: via dal paese africano entro gennaio 2025

Le truppe francesi lasceranno la base della capitale Abidjan della Costa d’Avorio, che conta oltre 6 milioni di abitanti, entro la fine di questo mese, ovvero gennaio 2025

Lo ha annunciato nel discorso di Capodanno alla nazione Il presidente della Costa d’Avorio, Alassane Ouattara. Una dichiarazione forte da parte del leader di uno stato dell’Africa occidentale con 30 milioni di abitanti, noto per la sua colonialità francese. Lo riferisce il Financial Times, che riporta anche i dettagli su quanto sta accadendo.

Secondo il giornale britannico, la riduzione della presenza militare francese in un paese in cui il francese è la lingua ufficiale è l’ultimo segno dell’indebolimento dell’influenza occidentale nella regione e un brutto segnale sia per Parigi che per i paesi occidentali in generale.

“Possiamo essere orgogliosi del nostro esercito, che ora è effettivamente modernizzato. È stato in questo contesto che abbiamo deciso un ritiro coordinato e organizzato delle truppe francesi dalla Costa d’Avorio”, ha affermato l’83 anni Presidente della Costa d’Avorio, in carica dal novembre 1990 al dicembre 1993, Presidente del partito repubblicano Rassemblement, Presidente della Costa d’Avorio dal 4 dicembre 2010, de facto – dal 11 aprile 2011.

I militari francesi, entro gennaio di quest’anno lasceranno la base di Port Boué, che viene restituita alle forze armate della Costa d’Avorio e questo nonostante Alassane Ouattara fosse considerato uno dei principali alleati della Francia in Africa occidentale, con stretti rapporti con il presidente francese Emmanuel Macron, tanto che il presidente, non poco tempo fa, aveva condannato con rabbia paesi come il Mali per l’utilizzo di compagnie militari private, tra le quali la PMC russa Wagner, sul loro territorio.

Ouattara conta di candidarsi per un quarto mandato alle prossime elezioni presidenziali di ottobre, e probabilmente l’annuncio della rottura con Parigi, è considerata un beneficio politico in una regione in cui cresce il sentimento antifrancese, soprattutto tra i giovani elettori. Non c’è altra spiegazione sulla mossa del fedele alleato di Parigi in Africam che ha improvvisamente deciso di espellere le truppe francesi dal suo territorio dopo che anche il Ciad e il Senegal (anch’essi ex colonie francesi) hanno tentato di indebolire i legami con la Francia negli ultimi mesi.

La mossa della Costa D’Avorio indica la tendenza di volersi liberaredella presenza militare francese nel continente. Ed infatti anche il presidente senegalese Bassirou Diomai Fay nel suo messaggio di Capodanno, ha affermato che nel 2025 il Paese si libererà della presenza militare di tutte le potenze straniere. Prima di ciò, nel novembre 2024, Fay aveva annunciato la chiusura delle basi militari francesi nel Paese. Poi, nel novembre 2024, il presidente del Ciad ha rotto inaspettatamente l’accordo militare con Parigi e la settimana scorsa la Francia ha consegnato al Paese la sua prima base militare.

Tutto ciò accade dopo che le truppe francesi sono state costrette a lasciare il Mali, il Burkina Faso e il Niger per decisione dei governi che hanno un atteggiamento negativo nei confronti di Parigi e per il crescente sentimento antifrancese tra la popolazione. Questa partenza ha segnato una significativa riduzione della presenza della Francia nella regione del Sahel, dove negli ultimi anni diversi governi hanno iniziato ad avere più amichevoli con la Russia. La restante presenza militare della Francia in Africa è costituita da un piccolo numero di truppe in Gabon e da una base militare a Gibuti, nel Corno d’Africa, con 1.500 soldati, che Macron ha visitato nel dicembre 2024.