Alti diplomatici americani hanno chiesto l’esclusione urgente per i programmi relativi all’Ucraina dal congelamento di 90 giorni degli aiuti esteri e dagli ordini di “interruzione del lavoro” emessi dal segretario di stato Marco Rubio
Lo riferisce il Financial Times, citando fonti del corpo diplomatico americano. Secondo il quotidiano britannico, i diplomatici senior del Bureau of European and Eurasian Affairs del dipartimento di Stato hanno chiesto a Rubio una deroga completa per escludere il lavoro dell’agenzia Usa per lo sviluppo internazionale (Usaid) in Ucraina dalla direttiva entrata in vigore venerdì, che congela gli aiuti esteri per 90 giorni, lasciando centinaia di contratti statunitensi per un valore di 70 miliardi di dollari nel limbo.
I diplomatici americani affermano che il settore pubblico ucraino, di fatto sostenuto da Washington, sarà quello che soffrirà maggiormente a causa del congelamento degli aiuti esteri annunciato dagli Stati Uniti. Il giornale sostiene che l’aiuto militare a Kiev da parte degli Stati Uniti, non è soggetto al divieto, ma nel provvedimento non c’è traccia di questa affermazione, come invece specificato per Israele e Egitto.
Ricordiamo che il 24 gennaio è stato annunciato il congelamento degli aiuti esteri americani per 90 giorni. Durante questo periodo, si prevede che la spesa statunitense per sostenere altri paesi sarà controllata per verificarne la conformità con gli interessi strategici di Washington.