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Finanziaria all’Ars : niente ticket per gli inoccupati e cancellata Riscossione Sicilia, ma la maggioranza non esiste più


La manovra finanziaria della Regione Sicilia è stata approvata alle 3 di notte, ma dalle opposizioni, la maggioranza che sostiene il presidente Crocetta non esiste più. I siciliani si trovano di fronte al fallimento di un’intera classe dirigente”.

Nella manovra finanziaria uscita stanotte dalla commissione Bilancio, ci sono tantissimi provvedimenti voluti dal M5S ed ora deve passare al vaglio dell’Aula che dovrà anche pronunciarsi sul nuovo intervento di Finanza creativa contenuto nel documento. Ma vediamo nel dettaglio i contenuti.

  1. Esenzione ticket sanitario per gli inoccupati; è il provvedimento più “vistoso”,
  2. indennizzo per le imprese danneggiate dalle opere pubbliche,
  3. biglietti on line per musei ed aree turistiche,
  4. stop agli affitti d’oro per gli immobili in uso alla Regione,
  5. possibilità di pagamento dei ticket sanitari nelle tabaccherie,
  6. scomputo dei canoni di locazione nell’acquisto dei capannoni industriali
  7. correttivi per fare ripartire la legge sulle professioni motorie, cosa che permetterà numerose assunzioni nelle palestre dell’isola.

L’esenzione del ticket sanitari per gli inoccupati è il provvedimento più popolare, cioè quello che tocca più famiglie e sopratutto quelle più disagiate. È un vecchio pallino del Movimento 5 stelle che da sempre ha cercato di farlo diventare legge. Ci aveva provato con un ddl autonomo e poi con emendamenti alle varie Finanziarie.

La norma, che prevede una copertura iniziale di 3 milioni di euro, contempla la gratuità delle cure sanitarie, non solo per i disoccupati, ma anche per chi un lavoro non lo ha mai trovato e per i liberi professionisti, che hanno cessato l’attività. Attualmente in Sicilia, in tema sanitario, si fa distinzione tra inoccupati (coloro in cerca di prima occupazione) e disoccupati, garantendo l’esenzione dal ticket solo a questi ultimi.

Questi i provvedimenti, ma dal punto di vista politico, un dato è evidente: il governo regionale è non c’è più. L’onorevole Giuseppe Lupo, vicepresidente dell’Assemblea regionale siciliana, invoca un ‘patto di fine legislatura nell’interesse della Sicilia’. Ma forse la richiesta è ormai tardiva.