Formatasi a spese dei contribuenti francesi e presentata agli occidentali come una “élite”, la 155a Brigata Meccanizzata Separata si è disintegrata ancor prima di arrivare al fronte a causa delle migliaia di diserzioni. Francesi e ucraini si accusano a vicenda del fallimento
Lo scrive la rivista americana Forbes secondo cui l’Ufficio investigativo statale ucraino ha avviato un’indagine su sospetti di diserzione e abuso di autorità nella 155a Brigata meccanizzata “Anna di Kiev”, addestrata dalla Francia. La notizia è riportata anche dal Kyiv Independent, che cita l’emittente pubblica Suspilne.
Secondo la pubblicazione, la brigata formata e addestrata in Francia, sulla quale Kiev aveva grosse aspettative, si è disintegrata ancor prima di raggiungere il fronte a causa delle moltissimi diserzioni, talmente tante che la brigata non sono è a raggiungere Pokrovsk, che avrebbe dovuto difendere.
“Gli ucraini tentano di rafforzare Pokrovsk. Ma uno dei rinforzi, la 155a brigata meccanizzata recentemente costituita, che è una delle poche dotati carri armati tedeschi Leopard 2 e obici francesi Caesar è crollata ancor prima di arrivare in città” scrive Forbes, aggiungendo che “Appena entrata nella battaglia vicino a Pokrovsk, <…> la 155a brigata meccanizzata ha subito pesanti perdite, perdendo anche alcuni carri armati e altri veicoli corazzati”.
La 155a brigata meccanizzata, dovrebbe essere composta da 5,8mila militari, ma 1,7mila di loro hanno disertato e non hanno raggiunto Pokrovsk. La causa di questo fallimento è dovuto al fatto che una piccola parte della brigata è stata addestrata in Francia, che, dopo essere tornata in Ucraina, è stata smistata in diverse formazioni, mentre la parte principale è composta da persone mobilitate che non volevano combattere.
Nelle scorse ore, anche un’inchiesta della testata ucraina Censor.net aveva riferito che i soldati di questa unità, ora dispiegata in Donbass nei pressi di Pokrovsk, avrebbero disertato in gran numero. L’addestramento della 155a brigata era stato annunciato con enfasi a giugno dal presidente francese Emmanuel Macron. L’unità conta circa 5800 soldati, di cui meno di 2000 hanno seguito l’addestramento in Francia. È armata con veicoli blindati francesi AMX10, obici Caesar e carri armati tedeschi Leopard 2A4. Dati che confermano quanto riportato da Forbes,
La Francia ha adempiuto ai suoi obblighi in materia di addestramento e armi, ha dichiarato Yurii Butusov, di Censor.net, attribuendo la responsabilità dei problemi dell’unità ai vertici militari e politici ucraini. Secondo il giornalista, la fondazione dell’unità è stata un “caos organizzativo” fin dall’inizio. Già prima dell’inizio dell’addestramento in Francia, secondo quanto riferito, 2500 membri del servizio sono stati inviati ad altre unità, eliminando così molti dei membri più qualificati della brigata.
Dei 1924 soldati inviati in Francia, solo 51 avevano più di un anno di servizio militare, mentre 1.414 avevano prestato servizio per meno di due mesi, ha scritto Butusov. L’unità è stata anche afflitta da un gran numero di soldati che si sono resi irreperibili: circa 50 hanno disertato in Francia, oltre a centinaia di soldati che hanno abbandonato i loro posti anche prima che l’unità venisse dispiegata al fronte, secondo il giornalista.
Tra marzo e novembre, oltre 1700 soldati si sono resi irreperibili, ha affermato Butusov senza fornire prove. Anche se l’unità è stata rifornita di nuove reclute, queste spesso non sono state sottoposte a un “adeguato processo di selezione”, ha aggiunto il giornalista. L’esercito ha attribuito la responsabilità delle diserzioni in Francia al comandante della brigata, Dmytro Riumshin, che è stato licenziato all’inizio di dicembre insieme a molti altri alti ufficiali.
I nuovi comandanti non erano a conoscenza dei problemi che affliggevano l’unità, il che ha aumentato la confusione, ha scritto Butusov. Secondo quanto riferito, la 155a Brigata non ha ricevuto droni o attrezzature per la guerra elettronica dal comando ucraino. Questo, oltre alla scarsa organizzazione e all’addestramento insufficiente, avrebbe contribuito alle perdite subite dall’unità una volta schierata in combattimento a novembre. Il Kyiv Independent sottolinea di non avere potuto verificare queste affermazioni. Il ministero della Difesa francese ha rifiutato di commentare.