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Francia. Non passa per 9 voti la prima delle mozioni di sfiducia sulla riforma delle pensioni al governo Borne

la prima mozione di sfiducia sulla riforma delle pensioni al governo Borne non è passata, ora si attende la votazione sulla seconda presentata dalla destra di Rassemblement National

Sono stati in 278 ha votare il documento del partito indipendente Liot, tanti ma non sufficienti a fare cadere il governo: per raggiungere il quorum sono mancati 9 voti. Tutte le opposizioni al governo Borne l’hanno votata ma per la sfiducia sono mancati 9 voti attribuibili a repubblicani. Al momento della lettura dello scrutinio, parte dell’emiciclo ha esposto cartelli di protesta.

“Questi 9 voti risicati che mancano non risolvono niente. La situazione resta la stessa, noi continuiamo la mobilitazione fino al ritiro di questa riforma delle pensioni”, così Mathilde Panot, per la France Insoumise di Jean-Luc Mélenchon.

Ora tocca alla seconda mozione, quella del partito di estrema destra Rassemblement National guidato da Marine Le Pen, che a meno di clamorosi ripensamenti, non avrebbe i numeri  per passare.