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Francia. Riforma pensione a 64 anni: Macron scavalca il Parlamento e approva. Opposizioni: segno di debolezza

Colpo di mano di Macron, che dopo le proteste di piazza, ha deciso di approvare la riforma dell’innalzamento dell’età pensionabile da 62 a 64 anni, solo con un voto al Senato e bypassando l’Assemblea nazionale grazie a una procedura speciale

La premier francese Elisabeth Borne, su precisa indicazione del presidente Macron, ha utilizzato una procedura speciale per scavalcare l’Assemblea Nazionale, avvalendosi del cosiddetto articolo 49:3 della Costituzione, che gli ha permesso di approvare il disegno di legge che innalza di due anni l’età pensionabile a 64 anni.

Un colpo di mano che dimostra il timore di Macron e del suo governo di non avere una maggioranza sufficiente in Aula, che quasi sicuramente renderà il proseguo della legislatura più complicato. In mattinata il Senato, ossi ala Camera alta, aveva dato il via libera alla legge come previsto, grazie al sostegno dei senatori del partito conservatore Les Republicains (Lr), ma nel pomeridiano ci doveva essere la seconda votazione dell’Assemblea nazionale, la Camera bassa ed evidentemente Macron ha capito che qui sarebbe stato un’altra cosa.

La mossa arrivata dopo settimane di scioperi e manifestazioni di piazza in tutta la Nazione, ha scatenato la protesta dei deputati della sinistra che hanno brandito cartelli contro la riforma. La premier Borne al suo arrivo in Aula è stata accolta da fischi e quando è andata ad annunciare la procedura, la seduta è stata sospesa per due minuti dopo che i deputati di sinistra, cantando l’inno nazionale, le hanno impedito di parlare. Alcuni avevano cartelli con la scritta “No ai 64 anni”. Quando la sessione è ripresa, la premier ha preso la parola, ma il suo discorso è stato in gran parte coperto dai fischi e dai cori dei parlamentari dell’opposizione e dalle grida di “dimissioni”. Borne si è difesa dicendo che “Non possiamo giocare d’azzardo sul futuro delle nostre pensioni, questa riforma è necessaria”.

Macron – secondo quanto riportato dai media francesi – durante un Consiglio dei ministri straordinario, avrebbe detto.Il mio interesse politico e la mia volontà politica era di andare al voto, ma ritengo che allo stato attuale i rischi finanziari ed economici fossero troppo grandi”, aggiungendo che non si può “giocare con l’avvenire del Paese”.

Marine Le Pen, leader dell’estrema destra del Rassemblement National, ha chiesto a Borne di dimettersi:Questo ricorso all’ultimo minuto al 49:3 è uno straordinario segno di debolezza”, ha detto, aggiungendo: “Deve andarsene”. La riforma delle pensioni non ha alcuna “legittimità parlamentare”, ha tuonato il leader della France Insoumise, Jean-Luc Mélenchon.

I sindacati erano già sul piede di guerra intuendo che il governo avrebbe fatto ricorso a questa misura, che adesso rischia di di aizzare i manifestanti e i partiti di opposizione di sinistra, che hanno sempre considerato la revisione delle pensioni una misura  ingiusta e non necessaria. “Questo governo non è degno della nostra Quinta Repubblica, della democrazia francese”, ha dichiarato Fabien Roussel, capo del Partito Comunista Francese. Il capo del Partito Socialista, Olivier Faure, ha dichiarato alla Reuters che una simile mossa potrebbe scatenare “un pericolo incontrollabile” dopo settimane di scioperi e proteste.