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Frazionamento Parco di Naxos. Legambiente Sicilia: proposta assurda e grottesca


Legambiente Sicilia ritiene assurda e grottesca, da un punto di vista normativo e storico, la recente crociata per il frazionamento del Parco di Naxos  in due unità,  un territorio che per millenni è stato considerato unico e che amministrativamente si è diviso solo nel 1847 con la creazione del comune di Giardini.

Il Parco archeologico di Naxos, è uno dei pochissimi parchi di recente istituzione (2010) che rappresenta un’autentica unitarietà  storica congiunta ad una profonda valenza identitaria per la Sicilia.

La richiesta di separazione, portata avanti da alcuni consiglieri di Taormina, è paradossale ed autolesionista anche in un’ottica di economia turistica, essendo i monumenti tutelati dal Parco: Naxos, Taormina e il loro naturale entroterra agricolo della valle dell’Alcantara, tra loro così profondamente interdipendenti e complementari, da rappresentare ancora quell’unica città ideale che erano in origine. L’istituzione del  Parco di Naxos potrebbe ancora essere il primo passo di un, lungimirante politica comprensoriale. Dividerlo  significherebbe tornare irrimediabilmente indietro, verso miopi e vecchie politiche campanilistiche che hanno portato ad una dissennata rapina  e cementificazione del territorio.

Legambiente chiede, invece, con forza un incremento di fondi per la prosecuzione della ricerca archeologica, per il restauro e la fruizione di monumenti  e musei del Parco. È, infatti, necessaria una migliore gestione complessiva di questo eccezionale patrimonio  che finora non è certo stato adeguatamente valorizzato, oscillando tra incuria/sottovalutazione e ipersfruttamento commerciale. Se da un lato, infine, la gestione da parte di beni storici/archeologici deve essere gestita da un ente preposto con le adeguate competenze, nella gestione della fruizione dei medesimi sembra ormai da lungo tempo non esserci sinergia fra amministrazione locale, Soprintendenza e Regione. Si auspica, quindi, una maggiore collaborazione fra le parti, in grande, anche di risolvere i risvolti inerenti la manutenzione ordinaria e straordinaria dei beni e una più rapida e precisa solvenza degli incassi.

Tauromenion fondata  nel 358 a.C.  dai superstiti di Naxos e dai loro discendenti, non è solo in diretto rapporto di discendenza con Naxos, distrutta da Siracusa nel 403 a.C., ma le si sostituisce in maniera programmatica inglobando il suo territorio, coniando le stesse monete,  costruendo il suo famoso Teatro,  proteso sulla baia di Naxos per indicare ed onorare le origini dei suoi fondatori.