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Furci Siculo. Assenteismo al Comune: 20 dipendenti condannati, ma 30 assolti


I dipendenti, presunti “furbetti del cartellino”, erano chiamati a rispondere di truffa e di false attestazioni sulla loro presenza in ufficio mediante la marcatura del badge in orari non conformi all’effettiva presenza in servizio

Si è conclusa con una ventina di condanne che vanno da un anno e dieci mesi fino ad un anno e quindi giorni ed una trentina di assoluzioni.  Un risultato abbastanza diverso da quanto chiesto dal pubblico ministero, che aveva richiesto ben 44 condanne. Così ha deciso il giudice monocratico Adriana Sciglio al tribunale di Messina nel processo riguardante presunti casi di assenteismo al Comune di Furci siculo.

Il processo ha visto al banco diversi dipendenti del Comune jonico, chiamati a rispondere di truffa e di false attestazioni sulla loro presenza in servizio tramite marcatura irregolare del badge.

Venti condanne, ma anche numerose assoluzioni sia con la formula “perchè il fatto non sussiste” che “perchè il fatto non costituisce reato”,  con oltre una ventina di assoluzioni per la “particolare tenuità del fatto”.

Al centro del processo c’era l’indagine del Commissariato di Taormina risalente al 2016 e che coinvolse una cinquantina di impiegati del Comune di Furci Siculo. Telecamere nascoste registrarono ingressi e uscite dei dipendenti nel periodo compreso tra giugno e luglio 2015. Secondo l’accusa alcuni dipendenti arrivavano al lavoro per poi allontanarsi senza far risultare, tramite la marcatura del badge, la relativa assenza. L’accusa contestava inoltre che alcuni dipendenti avrebbero affidato ad altri colleghi il proprio badge segnatempo per strisciarlo all’ingresso.