Il trentaquattrenne saccense, che era stato fermato dai carabinieri di Sciacca, dopo un appostamento e “beccato” in flagranza di reato, mentre rompeva il vetro di un auto nel parcheggio dell’ospedale “Giovanni Paolo II”, oggi si è presentato davanti al giudice per l’udienza di convalidata dell’arresto.
I furti presso il parcheggio dell’ospedale di Sciacca, dato il susseguirsi periodico, avevano causato nelle settimane scorse, un’ondata di proteste e sdegno della cittadinanza, a cui avevano risposto prontamente con l’arresto i Carabinieri del comando locale.
L’uomo, che ricordiamo è incensurato, era difeso dall’avvocato Francesco Di Giovanna. Durante l’interrogatorio, accusato di furto di un portafoglio prelevato proprio dall’auto che si trovava nel parcheggio dell’ospedale, si è giustificato dicendo: “ho rubato per disperazione, sono senza soldi, è stato un momento di disperazione per la mancanza di denaro”.
l giudice del tribunale di Sciacca, Antonio Genna, ha convalidato l’arresto, ma ha applicato verso l’indagato una misura meno afflittiva degli arresti domiciliari, tramutandola in obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
Redazione Fatti & Avvenimenti