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Gas a 131 euro MWh. L’UE in stallo sul Price Cap, mentre Cremlino avverte: “Non venderemo nulla a chi usa tetto prezzo”

La Russia non fornirà più petrolio e gas ai Paesi che aderiranno al price cap, i Paesi UE non riescono a mettersi d’accordo e si avvicina l’ipotesi di un nuovo Consiglio straordinario dell’Energia

Montagne russe in salita ancora una volta per i futures sul gas. Il Ttf quotato ad Amsterdam sfonda quota 130 euro e in avvio di seduta sale dell’1,14% a 131,10 euro al megawattora.

Intanto oggi si è tenuta la riunione dei ministri dell’Energia europei, che ha terminato l’esame dei meccanismi di solidarietà sulle forniture di gas e ha discusso il nodo principale del pacchetto, quello del price cap statico al prezzo del gas.

E’ evidente che è da escludere che ci sia l’intesa nella giornata di oggi. Buona parte dei 27 stati membri è arrivata al tavolo con posizioni molto critiche sulla proposta del tetto avanzata da Palazzo Berlaymont. Il gruppo di nazioni – tra cui l’Italia – che aveva firmato la lettera pro-price cap – che ora potrebbero essere meno di 15 – ha messo in chiaro che la proposta della Commissione non va e i tre testi del pacchetto (che va dall’accelerazione ai permessi sulle rinnovabili alla piattaforma comune) vanno trattati assieme. Secondo diverse fonti europee, inoltre, sta salendo l’ipotesi di un nuovo Consiglio straordinario dell’Energia che potrebbe tenersi tra l’11 ed il 13 dicembre.

Inoltre, proprio in queste ore, su istruzioni del presidente Vladimir Putin, la Russia non fornirà più petrolio e gas ai Paesi che aderiranno al price cap. Lo ha reso noto il Cremlino, citato dalla Tass.