Non ci sarà alcuna “normalizzazione” delle relazioni con Israele senza la creazione di uno Stato palestinese indipendente, la soluzione è due stati
Lo ha detto il ministro degli Esteri dell’Arabia Saudita, Principe Faisal bin Farhan Al Saud, replicando alle affermazioni del presidente Usa Donald Trump sul futuro di Gaza e i palestinesi, pronunciate durante la conferenza stampa con il premier israeliano Netanyahu.
L’Arabia saudita ha annunciato che non stabilirà relazioni diplomatiche con Israele senza la creazione di uno Stato palestinese indipendente e non accetta “i tentativi di sfollamento forzato” dei palestinesi, ha dichiarato questa mattina il ministero degli Affari esteri di Riyad. Ieri il presidente degli Stati uniti Donald Trump ha definito la Striscia di Gaza “un cantiere di demolizione” ed ha espresso l’opinione che i palestinesi non abbiano altra scelta che lasciare l’enclave. Washington non intende finanzierà il processo di reinsediamento, ha aggiunto Trump, osservando che gli stati mediorientali in possesso dei fondi necessari possono finanziare tali sforzi.
“La posizione del Regno dell’Arabia saudita per quanto riguarda la creazione di uno Stato palestinese è ferma e inamovibile”, ha affermato in una nota il ministero, aggiungendo che Riyad “non stabilirà relazioni diplomatiche con Israele senza il raggiungimento di questo obiettivo”, cioè la soluzione a due stati. “L’Arabia saudita – continua la nota – sottolinea il suo categorico rifiuto di qualsiasi azione che violi i legittimi diritti del popolo palestinese, inclusa la politica di occupazione israeliana, l’annessione dei territori palestinesi o i tentativi di sfollamento forzato dei palestinesi”.
Anche l’Australia è per soluzione a due Stati. La posizione dell’Australia su Medio Oriente e Gaza “rimane la stessa”, ha affermato il primo ministro Anthony Albanese, precisando che non avrebbe rilasciato “un nuovo commento” dopo le dichiarazioni di Trump sulla possibilità’ di un invio di truppe americane nella Striscia, il reinsediamento dei palestinesi in altri territori e la riqualificazione di Gaza.
“Da molto tempo la nostra posizione è per una soluzione a due Stati”, ha precisato Albanese. “Non abbiamo ricevuto alcuna richiesta riguardante la ricostruzione di Gaza”. “La posizione dell’Australia è la stessa di questa mattina, come lo era l’anno scorso e come lo era 10 anni fa”, ha aggiunto il premier australiano.