Almeno 36 persone sono morte e decine di altre sono rimaste ferite dai raid israeliani di questa notte su o Jabalia, nel nord della Striscia di Gaza. Ieri un bombardamento israeliane sull’ospedale europeo, ha fatto 28 morti e oltre 20 dispersi
Lo riporta l’emittente araba Al Jazeera aggiungendo che ieri sera le forze armate israeliane hanno ordinato l’immediata evacuazione di alcune zone settentrionali dell’enclave palestinese.
La Difesa civile di Gaza riferisce che almeno 28 persone sono state uccise dagli attacchi israeliani contro un ospedale nel sud del territorio palestinese, e il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha annunciato che l’esercito entrerà presto nella Striscia “con tutte le forze”.
“Secondo le informazioni fornite dalle nostre squadre sul campo, finora sono state estratte 28 persone (morte) dalla zona”, vicino all’ospedale europeo di Khan Younis, ha dichiarato all’AFP Mahmud Basal, portavoce della Difesa civile nella Striscia di Gaza, territorio devastato da oltre 18 mesi di bombardamenti. Più di 20 persone risultano ancora disperse.
“È stata una scena assolutamente catastrofica”, ha detto Amro Tabash, un fotoreporter locale. “Tutti all’interno dell’ospedale, pazienti e feriti, correvano terrorizzati, alcuni con le stampelle, altri urlavano chiamando i figli, altri venivano trascinati sui letti”.
Ferma condanna dell’ONU: “Nella Striscia di Gaza gli ospedali continuano a essere sotto attacco”, ha detto il portavoce delle Nazioni Unite, Stephane Dujarric, nel corso dell’incontro quotidiano con i media. “Oggi – ha aggiunto – a Khan Younis le forze israeliane hanno colpito il dipartimento di chirurgia del complesso medico Nasser. Il centro è uno degli otto ospedali rimasti ancora parzialmente operativi a Gaza”.
Anche il massimo funzionario umanitario delle Nazioni Unite Tom Fletcher, ha attaccato duramente Israele per aver imposto “deliberatamente e sfacciatamente” condizioni disumane ai palestinesi, incluso il rischio di carestia – una delle condanne più forti da parte di un alto funzionario delle Nazioni Unite durante la guerra a Gaza, ha affermato il capo dell’Ufficio delle Nazioni Unite per il Coordinamento degli Affari Umanitari.