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Gaza. Israele rompe la tregua e scatena l’inferno: è una carneficina, oltre 330 morti, molti sono bambini e centinaia di feriti – Video

È una carneficina, Israele rompe la tregua e bombarda la Striscia di Striscia di Gaza. Il bilancio degli attacchi aerei, secondo le ultime stime, ancora provvisorie, è di almeno 330 morti, i feriti sarebbero ben oltre i 300. Tra le vittime molti sono donne e bambini

Lo riferisce Al-Jazeera, citando il ministero della Salute di Gaza, gestito da Hamas. “Hamas non vuole rilasciare gli ostaggi ed è pronto a un nuovo attacco come il 7 ottobre”, dicono da Israele e il premier Benjamin Netanyahu e il ministro Israel Katz hanno istruito le Idf ad agire con forza contro Hamas nella Striscia di Gaza, perché “ha ripetutamente rifiutato di liberare i nostri ostaggi e respinto tutte le proposte ricevute dall’inviato americano Steve Witkoff e dai mediatori”, riferisce l’Ufficio di Netanyahu.

Le Forze di difesa israeliane (Idf) stanno “colpendo in questo momento siti di Hamas in tutta” l’enclave palestinese con “l’obiettivo di raggiungere gli scopi della guerra, tra cui il rilascio di tutti gli ostaggi, vivi e deceduti”. Ma in realtà a fronte di qualche miliziano di Hamas che sicuramente sarà morto nei bombardamenti, quella che è una carneficina è stata perpetrata su civili inermi, molti dei quali donne e bambini. Molte delle vittime si registrerebbero a Khan Younis e secondo medici e testimoni sono state colpite tre case a Deir al-Balah, un edificio a Gaza City e obiettivi a Rafah e Khan Younis.

Katz aveva dichiarato che “le porte dell’inferno si apriranno a Gaza” e che Hamas verrà colpita con una forza “mai vista prima” se non rilascerà tutti i 59 ostaggi rimasti. Ed in effetti a Gaza in questo momento la scena è quella di un inferno. “Stasera siamo tornati a combattere a Gaza alla luce del rifiuto di Hamas di rilasciare gli ostaggi e dopo le sue minacce di danneggiare i soldati dell’Idf e le comunità israeliane”, ha affermato Katz. “Non smetteremo di combattere finché tutti gli ostaggi non torneranno a casa e tutti gli obiettivi della guerra non saranno raggiunti”, ha aggiunto il ministro.

Per giustificare la carneficina, come da “copione”, l’esercito israeliano ha affermato che gli attacchi a Gaza arrivano dopo che l’Idf ha identificato i preparativi di Hamas per lanciare attacchi contro Israele, mentre si sta riorganizzando e riarmando. Ma non ha mostrato le prove. Lo riferisce Channel 12, citando anche Katz: “Hamas ha subito un colpo pesante, ma non è stato sconfitto. Si sta preparando per compiere un nuovo raid in Israele, simile al 7 ottobre”. “Negli ultimi giorni ci è stato comunicato che il potere militare di Hamas e della Jihad palestinese è stato ripristinato, il primo ha 25.000 terroristi armati e la Pij oltre 5.000,” hanno scritto i membri della Commissione Affari Esteri e Difesa.

“Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha “deciso di sacrificare” gli ostaggi. E’ il commento di Hamas, sul barbaro attacco israeliano contro la Striscia, dove ci sarebbero ancora prigionieri 59 rapiti israeliani, tra cui 22 che si ritiene siano ancora vivi. “L’amministrazione Usa è complice della nuova offensiva israeliana contro Gaza”, ha affermato Sami Abu Zuhri, alto esponente di Hamas citato da al-Jazeera, sottolineando che il gruppo militante palestinese ha rispettato pienamente i termini dell’accordo di cessate il fuoco.

Le famiglie ostaggi condannano la carneficina: “Tornare a cessate fuoco”

 “L’affermazione secondo cui è stata ripresa la guerra per ottenere il rilascio degli ostaggi è un totale inganno: la pressione militare mette in pericolo gli ostaggi e i soldati – continua la nota – dobbiamo tornare al cessate il fuoco”, commentano dal forum delle famiglie rivolgendosi al governo israeliano.

“Perché non state combattendo nella sala delle trattative? Perché vi siete ritirati dall’accordo che avrebbe potuto riportare tutti a casa?”, accusano le famiglie, che hanno lanciato un appello al presidente americano Donald Trump perché ottenga “il rilascio di tutti gli ostaggi”.PubblicitàPubblicità