Questa mattina l’esercito ebraico ha bombardando la scuola al-Zeitoun, nella parte orientale di Gaza City facendo l’ennesima strage di donne e bambini
Lo riporta al-Jazeera, secondo cui ci sarebbero 21 morti, tra cui 13 bambini, sei donne e un neonato di tre mesi, oltre almeno 30 persone rimaste ferite e due ancora disperse.
Non si ferma la carneficina d’Israele sulla Striscia di Gaza, il tutto mentre continuano gli attacchi in Libano contro Hezbollah, con il mondo che time l’allargaramento della guerra.
Le Forze di Difesa Israeliane (Idf) hanno giustificato il nuovo massacro con l’uccisione dell’ufficiale dell’intelligence di Hamas Muhammad Mansour. Era una “fonte importante di conoscenze tecnologiche”, ha dichiarato l’Idf aggiungendo che nell’arco di una giornata circa 20 obiettivi sono stati colpiti dall’aeronautica militare in tutta la Striscia, tra cui edifici utilizzati dal gruppo.
Bombardamenti anche a Rafah, nella parte meridionale di Gaza, dove la 162ma divisione dell’Idf continua a operare e nei giorni scorsi le truppe hanno trovato armi, ucciso uomini armati e distrutto siti utilizzati da Hamas. Nel corridoio Netzarim, che taglia Gaza da nord a sud, sono state schierate due brigate di riservisti.
Redazione Fatti & Avvenimenti