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Gela. Blitz di G.d.F. E Polizia: arrestate 70 persone tra la Sicilia ed il nord Italia: tutti i dettagli


Un imponente blitz è stato eseguito nella notte a Gela e in diverse province d’Italia dalla Guardia di Finanza e dalla Polizia, in manette sono finite complessivamente 70 persone

Gela stamattina si è svegliata sotto assedio, oltre con 300 uomini tra finanzieri e poliziotti, coadiuvati da due elicotteri e 15 unità cinofile che ha portato all’arresto di 35 stiddari. Ma non solo Gela, l’operazione chiamata “Stella Cadente”, si è svolta in contemporanea anche a Brescia ed altre città del Nord, che ha portato a 70 il numero complessivo delle persone arrestate, oltre al sequestro di 35 milioni di euro.

Gli inquirenti hanno accertato l’operatività di una cosca mafiosa di matrice stiddara, ma con base a Brescia, che ha pesantemente inquinato diversi settori economici attraverso la commercializzazione di crediti d’imposta fittizi per decine di milioni di euro. Per chi si opponeva erano pronte spedizioni punitive anche con l’uso di armi e con danneggiamenti seguiti da incendi. 

A scoperchiare il vaso di pandora è stata la Procura della Repubblica di Brescia, Direzione Distrettuale Antimafia, che attraverso l’intercettazione di centinaia di ore di conversazioni, ha accertato che la cosca poteva contare su una propria potenza “militare” costituita da “500 leoni” , così come si chiamavano tra di loro durante le telefonate intercettate, uomini pronti ad entrare in azione al primo cenno dei capi.
In carcere sono finiti capi, gregari e semplici affiliati della cosca dei Di Giacomo.

Secondo gli investigatori, negli ultimi anni il clan avrebbe preso con la violenza e le estorsioni il controllo su buona parte del territorio, gestendo il traffico di droga, infiltrando l’economia legale con imprese di comodo e imponendo i prodotti delle proprie aziende ai commercianti.

I dettagli dell’indagine che ha portato alla disarticolazione dell’organizzazione criminale sono stati resi noti in una conferenza stampa in Procura a Caltanissetta, alla quale ha partecipato anche il direttore della Direzione anticrimine centrale (Dac) della Polizia Francesco Messina.

Delle 35 le ordinanze di custodia cautelare eseguite nella notte dalla Polizia, sono 28 in carcere e 7 agli arresti domiciliari, Tutti sono indagati a vario titolo per associazione di tipo mafioso, estorsione, associazione per delinquere finalizzata al traffico e spaccio di stupefacenti e detenzione illegale di armi.

Di seguito gli arresti in carcere:

Di Giacomo Bruno, inteso “Marlon Brando”, gelese di 44 anni; Di Giacomo Giovanni, gelese di 47 anni, già detenuto; Antonuccio Giuseppe Alessandro, gelese di 39 anni, già agli arresti domiciliari; Antonuccio Giuseppe inteso “Pallina”, gelese di 33 anni; Ajdini Mirjan inteso “Emiliano o Puci”, albanese di 32 anni, già agli arresti domiciliari; D’Antoni Luigi, gelese di 54 anni; Di Giacomo Vincenzo, gelese di 52 anni, già detenuto in una casa di lavoro; Di Giacomo Rocco, gelese di 63 anni; Di Maggio Vincenzo, gelese di 30 anni; Giaquinta Giuseppe, gelese di 28 anni; Guzzardi Luciano, catanese di 55 anni; Lauretta Emanuele, gelese di 35 anni, già detenuto; Lauretta Emanuele, gelese di 41 anni; Marchese Rosario, calatino da sempre vissuto a Gela di 33 anni, già detenuto; Marino Gaetano, gelese di 35 anni; Nastasi Giuseppe, gelese di 35 anni; Palena Nicola, gelese di 37 anni, già detenuto; Parisi Gianluca, gelese di 36 anni; Pennata Alessandro Emanuele, gelese di 36 anni; Portelli Paolo Franco, gelese di 20 anni; Romano Andrea, gelese di 25 anni; Scerra Filippo, gelese di 44 anni; Scilio Alessandro, gelese di 39 anni; Tomaselli Massimiliano inteso “Emiliano”, gelese di 38 anni; Traina Giovanni, palermitano di 44 anni, trapiantato a Gela; Truculento Giuseppe, gelese di 51 anni.

Questi i 7 posti agli arresti domiciliari:

Cammalleri Samuele Antonio, gelese di 32 anni; D’Antoni Giuseppe, gelese di 30 anni; Cosca Laura, gelese di 25 anni; Famà Aleandro, inteso Scarabeo, gelese di 23 anni; Peritore Benito, gelese di 43 anni, già detenuto; Infurna Calogero Daniele, gelese di 36 anni; Vella Giuseppe, palermitano trapiantato a Licata di 66 anni.

Antonuccio Salvatore inteso “orecchie di plastica” di 42 anni e Simone Gaetano di 48 anni, entrambi di Gela, sono attivamente ricercati.