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Gela. Tragedia familiare: una donna uccide i due figli forse avvelenandoli e poi tenta il suicidio


Una donna ha ucciso i suoi due figli di 7 e 10 anni, ed ha poi tentato il suicidio. È successo in via Passaniti, nel cuore del centro storico di Gela.

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L’autrice dell’eccidio, si chiama Giuseppa Savatta, ha 41 anni ed è un insegnante di sostegno precaria ed è sposata con Vincenzo Trainito, un ingegnere, anche lui insegnante in una scuola superiore di Gela.

La donna, dopo avere ucciso i figli – sembra avvelenandoli – avrebbe poi tentato di gettarsi dal balcone di casa. Una telefonata giunta in commissariato ha avvertito della tragedia che si era già consumata. Sul posto è arrivata una unità del 118 che ha trasferito la donna al pronto soccorso dell’ospedale.

Sul posto inoltre si sono precipitati carabinieri, polizia, e persino i metronotte, oltre al 118. Un carabinieri in lacrime dopo essere sceso dall’appartamento di via Passaniti, ha detto: “Non ho mai visto niente di simile”. Una scena terribile quella cui hanno dovuto assistere le forze dell’ordine al loro arrivo.

Carabinieri e polizia ora hanno un altro problema da risolvere, sono alla ricerca del marito, che, sconvolto dalla tragedia familiare, è scomparso.

AGGIORNAMENTO:

Le bambine, Maria Sofia di 9 anni, e Gaia di 7, alunne della elementare Suor Teresa Valsè, erano ancora in pigiama quando la madre le avrebbe avvelenate costringendole con la forza a bere candeggina, fino a escoriarne la bocca, ed esercitando nel contempo una forte pressione alla gola delle piccole. Sarà l’autopsia a stabilire se le due sorelline sono decedute per gli effetti della candeggina o se per asfissia da soffocamento.

A scoprire l’efferato delitto è stato il marito, che rientrato a casa ha trovato le bambine senza vita, per terra, una in corridoio, l’altra nella sua cameretta. La donna aveva gli abiti sporchi di candeggina e alla vista del martito avrebbe prima tentato il suicidio procurandosi tagli superficiali alle braccia,  poi  tentando di buttarsi dal balcone, ma l’uomo l’ha bloccata.

La causa scatenante della tragedia, sarebbe stata la gelosia della madre verso le sue figlie,  pare che secondo la donna, il papà avesse attenzioni solo per le bambine. Inoltre secondo gli inquirenti ci sarebbero anche i rapporti, non proprio idilliaci tra marito e moglie e  tra la famiglia Trainito e i parenti.