Una volta tanto i sondaggi sono stati, piccole percentuali a parte, confermati. La Cdu-Csu ha vinto le elezioni federali in Germani e il suo leader Friederich Merz, sarà il nuovo cancelliere, succedendo a Olaf Scholz, il cui partito, l’Spd, è crollato. Seconda l’ultradestra dell’AfD, che difficilmente potrà usare questa valanga di voti per governare
Secondo i dati definitivi pubblicati online dalla Bundeswahlleiterin, la commissione federale elettorale tedesca, l’unione Cdu-Csu guidata da Friedrich Merz ha vinto le elezioni in Germania con il 28,6% dei voti, i sondaggi la davano al 29%. A seguire l’ultradestra dell’Afd , secondo partito nazionale che arriva al 20,8% delle preferenze, +10,4% rispetto al voto del 2021. i sondaggi la dfavano al 21%. Per l’ex cancelliere Olaf Scholz è stata una disfatta, la sua l’Spd perde ben 9,3 punti e si ferma al 16,4%, ed è terza. I Verdi sono al 11,6%, Linke all’8,8%. Non arrivano al 5%, la Bsw di Sahra Wagenknecht, fermandosi al 4,97 e i liberali dell’Fdp, al 4,3%, che restano fuori dal parlamento.
Friedrich Merz, a cui verrà affidato il compito di varare il nuovo governo, presumibilmente tenterà la grande coalizione fra conservatori di e i socialdemocratici tedeschi. In alternativa potrebbe optare per la cosiddetta coalizione ‘Kenia’, con Spd e Verdi, ma all’interno dell’Unione permangono resistenze, in particolare da parte della Csu, a collaborare con i Verdi che, da parte loro, si sono detti pronti a collaborare. Merz ha affermato di voler formare il nuovo governo “al più tardi entro Pasqua”.
La fuoriuscita dal Parlamento dei liberali di Christian Lindner e del Bsw di Sahra Wagenknecht, che non hanno raggiunto la soglia del 5%, consentono alla CDU di avere i numeri per formare esecutivo a due, dal momento che i voti dei due partiti saranno distribuiti fra gli altri. Il dato è politicamente molto significativo: governo di due partner (invece che di tre) consente infatti una maggiore stabilità in Germania. Il vice capogruppo della Cdu, Jens Spahn, ex ministro della Salute del governo di Angela Merkel, ha spiegato al Morgenmagazin: “Dal nostro punto di vista può procedere tutto molto velocemente. Già entro questa settimana si possono tenere le prime consultazioni”.
Sullo sfondo c’è l’ombra della leader dell’AfD, Alice Weidel, che giustamente ha definito “storico” il successo del suo partito che a livello nazionale ha sfiorato il 21% ed ha affermato di essere disponibile per una collaborazione con Merz, anche se ha ammesso di essere quasi certa che non l’accetteranno. “Siamo pronti ad assumerci la responsabilità del Paese. La nostra mano sarà sempre tesa per partecipare al governo, al fine di attuare la volontà del popolo, la volontà della Germania. Abbiamo bisogno di un cambiamento politico, la nostra mano è tesa, bisogna solo afferrarla”, ha concluso Weidel.