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Gestione Idrica. Inte.Co.PA: “Serviva l’Antimafia per approfondire quanto denunciato da anni”


Il Comitato Inter. Co. PA per l’acqua pubblica commenta oggi l’interessamento della Commissione Antimafia sulla gestione del servizio idrico in provincia.

acqua-brocca

“Sembra incredibile come, movimenti, comitati e Magistratura, che da anni protestano e indagano sulla discutibile e inefficiente gestione dell’acqua nella ex provincia di Agrigento, non siano riusciti a suscitare l’allarme e l’interesse di tutte quelle Istituzioni preposte al controllo e all’andamento di un servizio essenziale per la stessa sopravvivenza delle comunità e dei cittadini”.

“Era necessario l’intervento della Commissione Parlamentare Antimafia presieduta dall’On. Bindi per porre l’attenzione delle Istituzioni sul tema, e la decisione della stessa Commissione di volere approfondire quanto continuamente denunciato giornalmente attraverso i media?

A dirla tutta, – dice il coordinatore Zammuto – la On. Bindi, oltre a evidenziare e denunciare come la “questione ambientale” interferisca in maniera determinante alla vita sociale ed economica della nostra ex provincia, è sembrato lanciare anche un ammonimento ai politici, che certamente non è immune dalla “questione ambientale”, sulla grave condizione di tutti i servizi resi ai cittadini e al loro pesante costo in termine di tasse che non trovano giustificazione nella qualità fornita”.

Il comitato Inter.Co.PA auspica che, dopo l’intervento della Commissione Antimafia, ci sia un risveglio e un impegno maggiore da parte delle Istituzioni a tutela dei cittadini che, oltre a dover vivere in territori al alta contaminazione mafiosa, sono pure costretti a pagare a carissimo prezzo beni e servizi come l’acqua.

“Altra speranza è di non dovere assistere a dibattiti politici pre/elettorali tra parti contrapposte che hanno o hanno avuto “ruoli” nella scena delle Istituzioni proprio sulla gestione acqua. Sarebbe imbarazzante oltre che inaccettabile e indisponente per i cittadini”.