La premier italiana è atterrato alla Joint Base Andrews, in Maryland, nei pressi di Washington, accolta con tutti gli onori riservati ad un capo di Stato: alloggerà alla Blair House, la residenza riservata ai dignitari stranieri in visita alla Casa Bianca
Secondo l’agenda diffusa da Palazzo Chigi Giorgia Meloni alle 18.05 ora italiana, incontrerà i vertici della Casa Bianca ad iniziare da Donald Trump, e poi il vicepresidente J.D.Vance. L’obiettivo è portare sul tavolo dello Studio Ovale la richiesta di un’area comune “zero dazi”.
Per il New York Times la visita di Giorgia Meloni a Washington, ultima di una serie di leader europei che sono andati alla Casa Bianca per “ingraziarsi” Donald Trump e “migliorare i rapporti” con lui, “suscita più speranze che timori”, grazie alla “posizione unica che occupa nel continente”.
Il quotidiano aggiunge che “Il suo background di destra l’ha da tempo posizionata come potenziale alleato di Trump, al cui insediamento è stata invitata, a differenza di altri leader europei” ricorda il quotidiano liberal americano. “Queste credenziali hanno contribuito ad alimentare le speculazioni sul fatto che Meloni potrebbe portare un approccio Italy-first, cercando di stringere accordi per il suo Paese e minacciando di minare l’unità europea”. Non ha caso Bruxelles rimarca che la competenza per il negoziato commerciale con gli Usa è della Commissione.
Ma secondo il New York Times non sarebbe così: il giornale cita molti diplomatici e funzionari che respingono queste preoccupazioni, “in parte perché negli ultimi mesi la Meloni si è fatta un nome come un player collaborativo sulla scena europea”. In ogni caso, “per i fan della Meloni, questo è un momento ricco di opportunità, per altri, è un importante banco di prova per capire se può usare la sua affinità con Trump per aiutare l’Italia e l’Europa”.