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Giovanni La Via torna a destra, Civica Popolare verso la disfatta totale


Raramente in politica si può parlare di “devastazione”, ma questo è il quadro lasciato da Angelino Alfano: dietro di lui solo le macerie che ricoprono chi aveva avuto il coraggio di seguirlo

Certo basta guardare quanto sia esagitata nelle sue interviste l’uscente ministro Beatrice Lorenzin per capire che Civica Popolare ovvero quel poco che è rimasto di Alternativa Popolare di Alfano unito a qualche altro piccolo marchio quasi inesistente, come Idv e centristi varinon se la passi tanto bene, anzi.

Dopo l’abbandono delle scene da parte di Angelino quindi, arriva oggi l’altra grande batosta alla Lorenzin ed a tutto il resto del partito: l’eurodeputato catanese Giovanni La Via – vero pezzo da 90 del defunto Ap, in Europa con il PPE – si chiama fuori dalla sinistra – dopo la candidatura a vicepresidente regionale con Micari del PD – e dal progetto del Ministro pro-obbligo vaccinale.

La Via ha quindi precisato che intende aderire al progetto politico del centro-destra e che darà il suo sostegno alla coalizione in vista del voto del 4 marzo. Tuttavia l’eurodeputato non ha ancora rivelato in quale partito troverà collocazione, anche se l’avvicinamento a FI appare abbastanza probabile.

“Come sapete, io siedo in Europa tra le fila del Ppe – sottolinea lo stesso La Via in una nota stampa – portando avanti valori in cui credo, che non ho mai rinnegato, e che ho anzi sempre avuto come bandiera in tutta la mia attività politica. Anche alle scorse elezioni regionali, sono stato il portavoce dei valori del Ppe in una coalizione di centro-sinistra, che esprimeva un candidato civico e non di partito, una coalizione regionale, in cui io rappresentavo la componente moderata e popolare”.

“Il progetto di Ap, che abbiamo vissuto con grande impegno e convinzione, dando il nostro pieno contributo al Paese in un momento di crisi – sostiene La Via – è oggi concluso, e ritengo sia quindi arrivato il momento di fare una scelta coerente con i miei valori popolari e con quelli del mio elettorato, che mi portano a collocarmi in maniera netta nell’area di centro-destra”.

Non abbiamo ancora fatto una scelta di adesione rispetto a un partito – conclude l’eurodeputato – e qualunque essa sarà darà pieno supporto alla campagna elettorale della coalizione di centro-destra e sarà condivisa con gli amici e i sostenitori che conoscono il mio percorso e la mia storia, da quando in Sicilia ho ricoperto l’incarico di assessore all’Agricoltura, sino ad oggi al Parlamento europeo”.

Parole che non lasciano nessuno spazio a ripensamenti e che hanno il sapore di un sentenza politica assai nera per gli sventurati “colonnelli” che non sono riusciti a defilarsi dall’ombra di Alfano, Lorenzin compresa.