⦿ Ultim'ora

Governo vara Decreto energia: piccole mance per i ‘meno abbienti’ ma non manca il solito ‘condono’

 “Una vera e propria elemosina  anche per i meno abbientiper lo più inaccessibile ai lavoratori a reddito fisso ed ai pensionati sopra al minimo”

Questo è quanto è il commento di Assoutenti sulla misura varata ieri  dal Consiglio dei ministri che destina appena circa 1,3 miliardi di euro per le famiglie a bassissimo reddito.  

 Il governo della presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha dato il via libera al decreto legge di proroga e rafforzamento delle misure contro il caro bollette e caro energia per le famiglie. C’è la proroga e il rafforzamento delle misure contro il caro bollette e un sostegno alle famiglie per i trasporti. Sulla social card “Dedicata a te” verrà trasferito un bonus per l’acquisto di carburanti che dovrebbe essere intorno agli 80 euro una tantum ma  la cifra esatta sarà definita entro 30 giorni dall’entrata in vigore del decreto.

A beneficiarne saranno soltanto famiglie con un reddito al di sotto dei 15mila euro l’anno e in possesso della nuova social card, circa 1,3 milioni di nuclei, in base a criteri di priorità basati sul numero dei componenti delle famiglie e alla presenza di minori.

Queste le misure del decreto energia nel dettaglio

80 Euro per benzina in social card. Viene rifinanziata con ulteriori 100 milioni per il 2023 la carta ‘Dedicata a te’ per i nuclei familiari con almeno tre componenti e Isee fino a 15 mila euro e potrà essere utilizzata anche per l’acquisto di carburante. Le modalità e l’ammontare del bonus, che sarà accreditato sulla carta elettronica, saranno definite con un decreto interministeriale.

Proroga sconto in bolletta.  Il decreto rafforza il contributo per i nuclei familiari con Isee fino a 15 mila euro (30 mila euro con almeno 4 figli) che già beneficiano del bonus sociale per le bollette di luce e gas. La misura, che sarà nuovamente prorogata, è potenziata nell’ultimo trimestre dell’anno in base al numero di componenti del nucleo familiare (300 mln di euro). Inoltre, è stata confermata anche per il quarto trimestre dell’anno la riduzione dell’Iva al 5% sulle somministrazioni di gas metano per usi civili e industriali. Prorogati anche l’azzeramento degli oneri di sistema per il settore del gas e l’aliquota Iva ridotta al 5% per il teleriscaldamento e per l’energia prodotta con il gas metano.

Le risorse per ridurre il costo delle bollette dovrebbero tagliare i costi del 30% per l’elettricità e del 15% per il gas, scrive Palazzo Chigi nella nota che segue l’approvazione da parte del Cdm del decreto legge energia. Inoltre è in arrivo ”un contributo straordinario alle spese di riscaldamento per i mesi di ottobre, novembre e dicembre 2023”. 

Contributo trasporto pubblico locale.  Il governo ha deciso di rifinanziare il bonus trasporti rivolto a famiglie, studenti e lavoratori a basso reddito: un contributo fino a 60 euro per l’acquisto di abbonamenti di trasporto pubblico locale, regionale, interregionale e di trasporto ferroviario nazionale. “Per far fronte alle esigenze emerse in corso d’anno, il fondo per l’acquisto di abbonamenti per i servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale ovvero per i servizi di trasporto ferroviario nazionale è incrementato di 12 milioni di euro per l’anno 2023”, si legge nella bozza del dl.

Risorse borse di studio.  È di circa 17,435 milioni di euro lo stanziamento per le borse di studio degli studenti idonei non beneficiari inserito all’interno del decreto energia. Le risorse andranno a coprire l’intera platea dei quasi 5.000 studenti inclusi nelle graduatorie degli Enti regionali per il diritto allo studio, ma che per mancanza di copertura non riuscivano ad accedere al sussidio.

Condono scontrini per commercianti e autonomi

Arriva il condono per gli scontrini fiscali. Con la giustificazione che così si salvano dalla sospensione della licenza “oltre 50mila piccoli esercizi commerciali“, il governo vara una nuova sanatoria per commercianti e autonomi che abbiano violato gli obblighi di certificazione dei corrispettivi e di conseguenza presentato dichiarazioni dei redditi falsate. Il testo approvato ieri in consiglio dei ministri prevede però sconti meno generosi sulle sanzioni, nel probabile tentativo di aumentare gli introiti dell’operazione. 

I contribuenti potranno regolarizzare con il ravvedimento operoso, entro il 15 dicembre 2023, le mancate certificazioni dei corrispettivi dal 1 gennaio 2022 al 30 giugno 2023.