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Green pass. Musumeci “bacchettato” dal Garante sospende l’ordinanza su uffici pubblici in attesa della pronuncia


Nello Musumeci ha sospeso l’art.5 dell’ordinanza n. 84 del 13 agosto scorso che prevede l’obbligo del Green pass per “l’accesso dell’utenza agli uffici pubblici e a tutti gli edifici aperti al pubblico”, in attesa delle risultanze della avviata interlocuzione con il Garante Privacy

Il Garante della Privacy, Pasquale Stanzione, è prontamente intervenuto a tutela dei cittadini, sulle nuove disposizioni introdotte dall’ordinanza presidenziale del 13 agosto 2021, n. 84, nell’ambito delle misure di contrasto della pandemia da Covid-19, che prevede l’obbligo del Green pass per “l’accesso dell’utenza agli uffici pubblici e a tutti gli edifici aperti al pubblico”.

Il Garante infatti subito dopo la pubblicazione dell’ordinanza ha inviato alla Regione Siciliana una richiesta di informazioni in merito alle nuove disposizioni che impediscono l’ingresso negli uffici pubblici per chi è sprovvisto di green pass.

Il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci, dopo un primo tentativo di minimizzare la vicenda, ha temporaneamente sospeso l’art.5 dell’ordinanza n. 84 del 13 agosto, proprio in attesa delle risultanze della avviata interlocuzione con il Garante per la protezione dei dati personali. Già ieri infatti, il Governatore aveva anticipato che, “prima di dare esecuzione alla misura, si sarebbe attesa la risposta del Garante”.

Le motivazioni dello “Stop”, sono state rese pubbliche con una nota della Regione: “Tale provvedimento, si inserisce in un più ampio novero di chiarimenti sulla medesima disposizione che costituiranno l’oggetto delle indicazioni richieste in merito dal Garante”.

Come noto, i principali chiarimenti contenuti nella circolare del dipartimento regionale della Protezione civile, riguardano “l’esclusione degli uffici giudiziari e degli uffici di Pubblica sicurezza e la effettiva disponibilità dei servizi telematici da parte dei soggetti erogatori, in mancanza della quale resta ferma la modalità tradizionale”. Infine la Regione precisa che la misura è indirizzata “esclusivamente agli utenti e non anche agli operatori”.