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Gregoretti. Il Senato vota SI per processare Salvini, che in aula replica: “Difendere i confini era mio dovere”


Il Senato nel primo pomeriggio ha votato per mandare a processo Salvini sul caso Gregoretti. Vince – al momento – la linea di M5s, Pd, Italia viva e Leu, ma spunta una mail di Conte

L’aula del Senato dunque ha accolto la richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti di Matteo Salvini, presentata del Tribunale dei ministri di Catania. L’ex ministro è accusato di sequestro di persona aggravato, per aver impedito per più di tre giorni lo sbarco di 131 persone recuperate in acque maltesi dalla nave della Marina militare Gregoretti, su ordine dello stesso Salvini.

FI e FdI avevano presentato un ordine del giorno per negare l’autorizzazione a procedere, che è stato respinto da M5s, Pd, Italia viva e Leu. Al momento non si ha il numero esatto dei favorevoli e dei contrari, che sarà reso noto solo in serata e questo perché i senatori che non hanno partecipato alla votazione potranno ancora farlo fino al tardo pomeriggio comunicando il loro voto ai senatori Segretari.

L’esito dello scrutinio, che ricordiamo è palese, perché il Regolamento del Senato non prevede in questi casi la possibilità di voto segreto, sarà dunque ufficializzato quando scadrà il termine per potere votare.

La votazione è andata come preannunciata, M5s, Pd, Leu e Italia Viva, hanno votato a favore del processo, con Renzi che ha commentato: “Non intervengo in aula ma voto”. FI e FdI, hanno votato contro, mentre i senatori della Lega sono usciti dall’aula e non hanno preso parte alla votazione.

Salvini in aula ha attaccato il governo, puntando il dito sull’assenza dell’esecutivo, a cui è seguita la risposta della presidente del Senato Elisabetta Casellati , che ha spiegato che nella seduta odierna “non era prevista la presenza dell’esecutivo”.

Poi l’ex ministro ha ribadito le ragioni del suo operato: “La difesa della patria è un sacro dovere, ritengo di aver difeso la mia patria, non chiedo un premio per questo ma se ci deve essere un processo che ci sia. In quell’aula non andrò a difendermi ma a rivendicare quello che, non da solo, ma collegialmente abbiamo fatto”.

Ed proprio qui il punto cruciale di una vicenda che potrebbe riservare non poche sorprese sul termine “Collegialmente”. La senatrice Giulia Bongiorno, nonché avvocato di Salvini, ha “sbandierato” in aula le mail che proverebbero che il premier Conte era perfettamente a corrente di cosa il suo ministro stesse facendo ed era pienamente d’accordo che la sbarco dei migranti doveva avvenire dopo avere avuto certezza sulla ricollocazione.

Sentite cosa dice la senatrice Giulia Bongiorno nel suo intervento nell’aula del Senato.

IN DIRETTA dal Senato intervento di Giulia Bongiorno sul caso #Gregoretti

Gepostet von Lega – Salvini Premier am Mittwoch, 12. Februar 2020

 

“Sto completando alcune verifiche, si, noi delle presidenza del consiglio abbiamo lavorato, perché bisogna ricollocare e quindi consentire, POI, lo sbarco”. Queste le parole di Giuseppe Conte in relazione al caso Gregoretti, lo barco POI, ovvero a adesione alla ricollocazione acquisita.