Una vera e propria guerra dei manifesti elettorale è stata messa in scena la notte scorsa a Sciacca. Decine e decine di manifestia abusivi sono stati attaccati ovunque, ed adesso i vigili urbani stanno provvedendo all’identificazione dei responsabili che rischiano di pagare multe salatissime. Anche questa è la politica di Sciacca, purtroppo.
Un atto abbastanza “ingenuo” – oltre che illegale – e privo di senso. tappezzare la città di manifesti adesso non fa guadagnare voti, e se qualcuno non fosse venuto a conoscenza della candidatura, forse a “recuperare” la campagna elettorale ci si sarebbe dovuto pensare 15 giorni fa, non nel giorno del silenzio.
Intanto da una parte politica che dichiara di non aver affisso manifesti abusivi e di essersi vista ricoprire i propri con altri abusivi si annuncia che “sporgeremo formale denuncia e chiederemo l’applicazione del massimo della sanzione pecuniaria”.
In questo senso, fanno eco oggi le parole dei comizi di ieri sera, in cui da tutte le parti si gridava al rispetto delle regole.
Ad ogni modo, gli agenti del Comando della Polizia Muncipale di Sciacca hanno già spiccato diverse sanzioni per i manifesti abusivi. Il costo di questa “bravata”, intermini di di sanzione va da 103 a 1.032 euro per singolo manifesto, ma non solo, i manifesti privi del nome del committente saranno sanzionati da 516 fino ad un massimo di 25.822 euro.
Giornalista Direttore responsabile di Fatti&Avvenimenti. Nato a Partinico (PA), ma saccense. Ha sempre vissuto a Sciacca, dove fin da giovanissimo si è appassionato alla politica locale. Scrive da quando aveva 17 anni, scrive di tutto perché “così è giusto che sia”. Ha scritto principalmente per il giornale ControVoce di Sciacca e per il Fatti&Avvenimenti, ma suoi articoli sono apparsi anche sui quotidiani La Valle dei Templi.net, LinkSicilia (MeridioNews), La Voce di New York e tanti altri giornali agrigentini, regionali, nazionali ed internazionali. Da Gennaio 2017 è corrispondente italiano per la rivista francese Lumieres Internationales Magazine. Scrittore a tempo perso. E’ anche uno studente di Giurisprudenza. Coltiva da anni la passione della musica e del canto ed ha una sua band. Non chiedetegli cosa voglia fare da grande, perché non lo sa.