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Hackerato l’account del Ministero di Cingolani: Come una notizia diventa una fake razzista

La violazione dell’account Twitter del Ministero è durato poche ore, ma l’attacco sarebbe legato al mondo delle criptovalute e compiuto sì da “un russo”, ma che si occupa di criptovalute e che abita in Canada

I russi ci hackerano la transizione ecologica, che paura! A metterci in guardia sono i giornali mainstream italiani che citano tutti quell’eroe della Patria che è Angelo Bonelli, portavoce di Europa Verde, che alle 9:30 di stamattina con sprezzo del pericolo di eventuali bombardamenti o sbarchi di carri armati russi, ci mette al corrente della drammatica verità, twittando: “Il ministro Cingolani lo sa che il profilo Twitter del ministero della Transizione è stato conquistato – notare la finezza del termine, “conquistato”, come in guerra, Bonelli è un fine umorista evidentemente – dal programmatore russo Vitalik. Che si fa? Facciamo fare la politica della transizione Ecologica ai russi?”

“Ai russi”. Forse sarebbe stato meglio dire “al russo”, dato che è uno. Un russo, Vitalik Buterin, che oltretutto si occupa di criptovalute e vive in Canada, mica fa l’hacker per l’FSB in Transinistra con l’inno sovietico come ninna nanna. Anche perchè per chi mastica di criptovalute, pare che il motivo dell’hackeraggio al Ministero della Transizione Ecologica sia proprio collegarsi ad un evento di non poca importanza per quel mondo: a partire da oggi 15 settembre, infatti, Ethereum – piattaforma informatica creata da Buterin e legata alle criptovalute – attuerà il “merge”, letteralmente “fusione”, ossia abbandonerà l’attuale sistema di mining – modo di creazione – dei token, che richiede l’uso di computer molto performanti e con consumi molto alti di elettricità, optando per un metodo più sostenibile dal punto di vista ambientale ed energetico che consetirebbe di abbassare i consumi addirittura, secondo le stime, del 99%. In poche parole, da quel poco che se ne capisce, potrebbe anche essere una spregiudicata mossa pubblicitaria in stile nerd informatico e che probabilmente avrà risvolti legali per “il”, singolare, russo.

Alcuni giornali, a distanza di qualche ora, sostengono inoltre che dietro ci possa essere anche qualche intento malevolo tipo furto dati o tentativi di truffa, probabilmente non imputabili neppure allo stesso Buterin ma ad hacker truffatori che vorrebbero sfruttare il merge per intenti fraudolenti versi l’utenza interessata.

Ma tutto questo non può non far sollevare una domanda: perchè se un ghanese prende a picconate in testa delle persone, uccidendole, è “solo” “di origini ghanesi” e comunque non va mai fatta di tutta l’erba un fascio – quindi se ci si esprime contro l’immigrazione si diviene automaticamente eredi di Hitler – ma se un singolo russo con la casetta in Canadà hackera un account twitter allora i “russi” – che comunque sono tutti cloni di Stalin, che era in realtà georgiano, e che vivono tutti dentro al Cremlino – fanno la politica della transizione Ecologica italiana?