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Hamas ha rilasciato i tre ostaggi israeliani con il solito show. Poco dopo Israele ha liberato i183 detenuti palestinesi

Eli Sharabi di 52 anni, Ohad Ben Ami di 56 anni e Or Levy di 34 anni, i tre ostaggi sono stati liberati israeliani con l’ormai consueto teatrino: tenuti in mostra per diversi minuti sul palco allestito dall’organizzazione a Deir Al-Balah, nel centro della Striscia di Gaza,, affiancati da combattenti di Hamas armati, con il volto coperto e un foglio in mano

I tre israeliano sono stati poi consegnati ad un funzionario della Croce Rossa che ha firmato i documenti per la liberazione dei tre con il capo della sicurezza di Hamas, che a sua volta li ha consegnati ai soldati israeliani. Dopo questo passaggio, Israele ha liberato i183 detenuti palestinesi di cui 18 che erano stai condannati all’ergastolo, 54 che stavano scontando lunghe condanne e 111 che sono stati arrestati nella Striscia durante la guerra.

Ohad Ben Ami, 56 anni, è stato il primo a essere portato fuori dal veicolo di Hamas, seguito da Eli Sharabi, 52 anni, e Or Levy, 34 anni. Mentre si trovavano in piedi sul palco, i tre – visibilmente pallidi e magri dopo 16 mesi di prigionia – hanno rilasciato dichiarazioni chiaramente imposte da Hamas. Sullo sfondo, un grande cartello con scritte in arabo, ebraico e inglese che recitavano: “Noi siamo il diluvio, la guerra è il giorno dopo”, che secondo il Times of Israel è un probabile messaggio al presidente statunitense Donald Trump che questa settimana ha detto che gli Stati Uniti avrebbero preso il controllo di Gaza dopo che i suoi residenti fossero stati mandati altrove.

Le forze dell’esercito (Idf) e della sicurezza (Isa), hanno portato i tre ostaggi liberati in Israele: “Poco fa, accompagnati dalle forze dell’Idf e dell’Isa, gli ostaggi rientrati – Or Levy, Ohad Ben Ami e Eliyahu Sharabi – hanno attraversato il confine con il territorio israeliano – si legge in un comunicato -. Gli ostaggi rientrati sono attualmente in viaggio verso un primo punto di accoglienza nel sud di Israele, dove si riuniranno con le loro famiglie”.

Poco dopo, a mezzogiorno ora locale, un autobus con i prigionieri palestinesi ha lasciato la prigione israeliana di Ofer, nella Cisgiordania occupata, come da accordi sullo scambio concordato con gli ostaggi israeliani rilasciati da Gaza. Dopo lo scabio tra ostaggi e prigionieri Netanyahu ha ordinato ‘misure appropriate’. “Date le condizioni in cui gli ex ostaggi israeliani Or Levy, Eli Sharabi e Ohad Ben Ami sono tornati dalla prigionia di Hamas, il premier Benjamin Netanyahu ha ordinato di adottare “misure appropriate”, stando a quanto riferito dall’ufficio del primo ministro. “Alla luce delle terribili condizioni dei tre ostaggi e delle ripetute violazioni da parte dell’organizzazione terroristica di Hamas, il primo ministro Netanyahu ha ordinato di non ignorare la situazione e di adottare misure appropriate”, viene riportato in una nota.PubblicitàPubblicità