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Houthi: “Colpita portaerei Usa Harry Truman con missile ipersonico”. Attaccato anche l’aeroporto di Tel Aviv

“Le forze missilistiche hanno effettuato un’operazione militare di alta qualità per colpire l’aeroporto Ben Gurion nella regione occupata di Giaffa. L’operazione è stata effettuata utilizzando il missile balistico ipersonico Palestine-2 e, gloria ad Allah, ha raggiunto con successo il suo obiettivo”

Lo rivendica Yahya Saria, rappresentante militare delle forze armate Houthi, del movimento politico-militare sciita Ansar Allah (Houthi) al potere nello Yemen settentrionale, che sul canale Telegram, Gli Houthi affermano di aver attaccato l’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv con un missile ipersonico poco dopo che Israele ha fatto sapere di avere respinto un missile lanciato dallo Yemen. “Le truppe missilistiche delle forze armate yemenite hanno condotto un’operazione militare e hanno attaccato l’aeroporto Ben Gurion nel quartiere occupato di Jaffa con l’uso di un missile balistico ipersonico Palestine-2”, ha dichiarato al canale televisivo Al Masirah controllato dagli Houthi.

Saria ha anche aggiunto che l’esercito yemenita ha anche attaccato navi da guerra nemiche nel Mar Rosso, inclusa la portaerei USS Harry Truman e relative navi da guerra. “Le forze armate yemenite hanno intensificato gli attacchi al nemico nel Mar Rosso, inclusa la portaerei USS Harry Truman nel Mar Rosso e le sue navi di scorta. L’operazione è stata condotta da truppe missilistiche, forze navali e aviotrasportate con l’uso di missili balistici e droni”, ha detto al canale televisivo Al Masirah controllato dagli Houthi. Lo riporta la Tass aggiungendo che secondo il portavoce degli Houthi, “l’operazione ha raggiunto con successo il suo obiettivo”. Il Comando centrale degli Stati al momento non ha confermato nè smentito la rivendicazione.

Quella odierna è la rispsota ai massicci attacchi che il 15 marzo gli Stati Uniti hanno effettuato sulle strutture degli Houthi nello Yemen sulla base di un ordine di Trump. Il Comando centrale degli Stati Uniti ha affermato che l’obiettivo era difendere gli interessi americani e ripristinare la libertà di navigazione.PubblicitàPubblicità