Gli Houthi hanno risposto attaccando per due volte con missili e droni l portaerei americana Harry Truman
Lo hanno annunciato gli stessi ribelli sciiti Houthi dello Yemen: “In risposta a questa aggressione, le forze armate hanno condotto un’operazione militare specifica che ha preso di mira la portaerei statunitense USS Harry S. Truman e le sue navi da guerra nel Mar Rosso settentrionale con 18 missili balistici e da crociera e un drone”, ha affermato ieri il portavoce militare degli insorti, Yahya Saree, in una dichiarazione televisiva. Oggi arriva la seconda rivendicazione: “Le forze armate yemenite hanno preso di mira, per la seconda volta in 24 ore, la portaerei statunitense USS Harry Truman nel Mar Rosso settentrionale, con numerosi missili balistici e da crociera, nonché droni, in uno scontro durato diverse ore”, hanno annunciato i ribelli su Telegram.
Gli attacchi sono arrivati in risposta ai raid americani di sabato sullo Yemen. “Il nemico americano ha lanciato un’aggressione palese contro il nostro Paese nelle ultime ore con oltre 47 attacchi aerei“, afferma in una dichiarazione il portavoce del gruppo sciita yemenita, Yahya Saree. Il bilancio dell’attacco americano è arrivato a ben 53 morti, tra cui 5 bambini e 2 donne e 98 feriti, si legge su Al Jazeera, che riporta una nota del ministero della Salute delle autorità Houthi.
I ribelli Houthi hanno annunciato di aver preso di mira una portaerei americana in risposta agli attacchi di sabato, aggiungono che le forze armate yemenite “non esiteranno” a colpire “tutte le navi da guerra statunitensi nel mar Rosso e nel mar Arabico in risposta all’aggressione” contro il Paese e che, “con l’aiuto di Allah Onnipotente, continueranno a imporre un blocco navale al nemico israeliano e a vietare alle sue navi di entrare nell’area dichiarata delle operazioni finché non saranno consegnati aiuti e beni di prima necessità alla Striscia di Gaza”. In seguito, in un discorso televisivo, il leader dei ribelli Abdulmalik al-Huthi ha minacciato di colpire anche le navi container Usa in transito nel Mar Rosso: “Gli americani saranno ora soggetti all’embargo finché continueranno la loro aggressione”.