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I Russi avanzano e continuano a conquistare pezzi di territorio ma Zelensky ripete “Il Donbass sarà ucraino”

L’esercito russo continua ad avanzare e a conquistare pezzi di territorio ucraino, l’ultima città in termini temporali è Lyman, ma Zelensky nel solito discorso video notturno ha detto che “Il Donbass sarà ucraino”, ammettendo però che la “situazione è molto difficile”

Sul campo di battaglia al momento la situazione sembra volgere a favore dei russi, che lentamente ma costantemente continuano ad avanzare e a conquistare pezzi di territorio, nei quali poi insediano le loro strutture. L’ultima città passata sotto controllo russo e Lyman e a breve la stessa sorte potrebbe toccare a Sievierodonetsk, ormai accerchiata, con all’interno i militari ucraini che resistono all’assalto, ma che rischiano d fare la fine del battaglione Azov nell’acciaieria di Mariupol.

A tutto ciò il presidente ucraino Volodymyr Zelensky risponde con un discorso video nel quale pur ammettendo che nella regione orientale dell’Ucraina la “situazione è molto difficile”, dove le forze armate russe hanno intensificato l’offensiva e rivendicano conquiste, tuttavia ”La Russia non dovrebbe pensare che le terrà ed alla fine il Donbass sarà ucraino”. Aggiungendo: “Ecco perché dobbiamo aumentare la nostra difesa, aumentare la nostra resistenza e il Donbass sarà di nuovo ucraino. Anche se la Russia porterà tutte le sofferenze e la rovina nel Donbass, ricostruiremo ogni città, ogni comunità”.

Dichiarazioni nello stile della propaganda che ambedue i contendenti stanno attuando in questa guerra, ma che servono solo a sollevare il morale delle truppe.La Russia – ha ammesso Zelensky – sta aggirando la maggior parte delle sanzioni imposte dalla comunità internazionale e questo perché manca una posizione globale condivisa, ammettendo che ‘sfortunatamente non stiamo vedendo che le sanzioni hanno esercitato molta pressione sulla Russia”.

Il Cremlino, forse incoraggiato dai successi sul campo, secondo quanto rivela il sito indipendente Meduza – per il prossimo autunno starebbe pianificando una seconda offensiva a Kiev, dopo quella non andata a buon fine a febbraio all’inizio della guerra, nella convinzione di poter ottenere una vittoria su larga scala. Sempre secondo il sito indipendente Meduza, che cita fonti vicine all’amministrazione Putin, nel Cremlino ci sarebbe una fiducia diffusa nella leadership di Russia Unita, il partito di governo, su una possibile vittoria in Ucraina prima della fine dell’anno. “Alla fine li ridurremo in poltiglia. L’intera faccenda sarà probabilmente conclusa entro l’autunno”.

Putin – sempre secondo le fonti di Meduza – avrebbe fissato un obiettivo “minimo” e un “massimo” per dichiarare il successo dell’operazione militare speciale, dove la soglia minima sarebbe la completa conquista del Donbass, quella massima la conquista di Kiev.

A queste voci si aggiunge quella del direttore dell’edizione in lingua inglese del sito, Kevin Rothrock, che sostiene che per la prima volta dall’inizio della guerra l’Ucraina sta perdendo “la guerra dell’informazione”.

E forse perché queste non sarebbero solo voci, il consigliere del ministro degli Interni dell’Ucraina Anton Geraschenko in un diretta sui social ha affermato: “La guerra non finirà presto se non riceveremo armi necessarie. Nell’ultimo mese i combattimenti sono cambiati. La guerra ora è diversa. I russi accumulano grandi quantità di artiglieria su un piccola zona e colpiscono le nostre posizioni. La difficoltà è che noi dobbiamo difendere un confine lungo più di 1000 km e il nemico è libero di scegliere, dove avanzare”.