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“Icaro, un Angelo tra le stelle”: Nello spettacolo di Monte anche l’Icaro del Mº Rizzuti

Nuova collaborazione artistica in vista della messa in scena dello spettacolo “Icaro, un Angelo tra le stelle” scritto e diretto da Salvatore Monte che andrà in scena a Sciacca dal 28 al 31 luglio sul sagrato della Basilica di San Calogero sul Monte Kronio

Lo spettacolo è impreziosito dall’affascinante scultura di “Icaro” realizzata dal Mº Salvatore Rizzuti. È doveroso da parte mia – dichiara il regista Salvatore Monte- il Mº Rizzuti per la grande ed affettuosa collaborazione. Il suo Icaro troverà posto in una delle parti più emozionanti dello spettacolo conclude Monte. Salvatore Rizzuti nasce a Caltabellotta (Ag) il 4 luglio 1949 in una famiglia di pastori.
Fin da piccolissimo manifesta spiccata creatività e inclinazione soprattutto per la scultura.

All’età di 9 anni è costretto a interrompere gli studi per aiutare il padre e i due fratelli nella cura dell’azienda pastorizia. Vi rimane fino all’età di diciotto anni, quando riprende gli studi, diplomandosi al Liceo Artistico nel 1972. Nello stesso anno si iscrive al Corso di Scultura dell’Accademia di Belle Arti di Palermo, sotto la guida dei maestri Silvestre Cuffaro e Carmelo Cappello, diplomandosi nel 1976.

Durante e dopo gli studi si dedica alla realizzazione di numerose sculture, che gli permettono, nel 1980, di fare la prima importante mostra alla Galleria “la Tavolozza” di Palermo, presentato da Leonardo Sciascia e da Bruno Caruso.

Da qui una serie di importanti mostre in Italia, tra cui alla Galleria “Ca’ D’oro” di Roma e alla “Viotti” di Torino. Nel 1980 diventa titolare della Cattedra di Scultura nella stessa Accademia di Palermo dove era già stato allievo, e la mantiene fino al pensionamento, avvenuto il 31 ottobre 2015.

Ha realizzato diversi monumenti pubblici, fra cui il monumento alle vittime della mafia a Campobello di Mazara, il monumento a Francesco Crispi a Ribera e il monumento agli emigranti ad Alessandria della Rocca.
Ha realizzato opere di scultura per diverse chiese della Sicilia, fra cui la chiesa della Magione e quella di San Tommaso D’Aquino a Palermo e la Madrice a Caltabellotta.
È stato direttore dei restauri plastici del Teatro Massimo di Palermo, dal 1986 al 1997, realizzando anche il rifacimento in vetroresina del “Fiorone” sormontante la cupola dello stesso teatro.
* Nel 2000 ha realizzato, con gli allievi di Scultura dell’Accademia, il plastico in scala 1:10, in legno e gesso, della grande Tribuna marmorea di Antonello Gagini, che, dal 1510 ornava l’abside centrale della Cattedrale di Palermo e che era stata smontata alla fine del ‘700. Detto plastico si trova esposto nelle sale gaginiane del Museo Diocesano di Palermo.
* Nel 2012 ha realizzato la statua di Santa Rosalia per il Carro del “Festino” a Palermo.
* Nel 2014 ha donato trentatrè sue opere di scultura, di grandi e piccole dimensioni, al Museo Civico di Caltabellotta.
* Dal 1972 al 2015, prima come allievo e poi come docente, ha curato e restaurato i Gessi storici della Gipsoteca dell’Accademia di Belle Arti di Palermo.
* E’ autore del “Manuale di Tecniche della Scultura”, edito dall’Istituto Poligrafico Europeo di Palermo.