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Il generale Gerasimov vuole Riformare l’esercito russo per neutralizzare la Nato

Riformare l’esercito russo per neutralizzare l’espansionismo e la minaccia della Nato. Questo l’obiettivo prioritario di Valerij Gerasimov, capo di Stato maggiore generale delle forze armate russe

“L’Alleanza Nord Atlantica vuole espandersi mediante Finlandia e Svezia e usare l’Ucraina come strumento per condurre la guerra ibrida contro la Russia”. Questo è quanto ha detto il capo di Stato maggiore delle forze armate russe, nonché responsabile delle operazioni militari in Ucraina.

Valerij Gerasimov, il 10 gennaio scorso è stato nominato a capo di quella che Mosca chiama “operazione militare speciale” in Ucraina e per la prima volta dalla sua nomina, ha parlato in un’intervista con “Argumenty i Fakty”, settimanale di proprietà del comune di Mosca.

Il generale Gerasimov incaricato di gestire le operazioni in Ucraina, come risposta alla possibile espansione della Nato in Svezia e Finlandia, accusata insieme all’Occidente di condurre una guerra ibrida contro Mosca, intende riformare l’intero esercito russo, per rispondere alle minacce alla sicurezza della Russia. “Le aspirazioni dell’Alleanza del Nord Atlantico di espandersi in Finlandia e Svezia, – ha aggiunto Gerasimov- nonché l’uso dell’Ucraina come strumento per condurre una guerra ibrida contro il nostro Paese”. Finlandia e Svezia infatti hanno presentato domanda di adesione alla Nato lo scorso anno, richiesta al momento bloccata dal veto della Turchia di Erdogan per motivi politici.

Gerasimov ha ammesso che nella prima fase del conflitto, ci sono stati problemi con la mobilitazione delle truppe, per cui c’è la necessità di attuare riforme militari.”Il sistema di addestramento alla mobilitazione nel nostro Paese non è stato completamente adattato alle nuove relazioni economiche moderne”, ha detto Gerasimov nell’intervista con Argumenty i Fakty, “Quindi ho dovuto sistemare tutto strada facendo”.

Secondo le indiscrezioni filtrate, ma al momento non sono stati resi noti i dettagli sulle riforme, i piani prevedono due distretti militari a Mosca e Leningrado e tre divisioni motorizzate come parte di formazioni di armi combinate a Kherson e Zaporizhia, ovvero due dlle regioni che la Russia si è “annesso” a settembre, dopo un referendum che l’occidente non considera valido.

Gerasimov ha affermato che la Russia moderna non ha mai visto una tale “intensità delle ostilità militari”, costringendola a svolgere operazioni offensive per stabilizzare la situazione. “Il nostro Paese e le sue forze armate agiscono oggi contro l’intero Occidente collettivo.  – ha aggiunto – Gli alleati occidentali stanno sostenendo l’Ucraina nei suoi sforzi per sconfiggere le forze russe fornendo armi, munizioni e sostegno umanitario”. Nel frattempo la guerra sta per tagliare il suo anniversario annuale, e gli obiettivi della cosiddetta “operazione militare speciale” della Russia sono cambiati più volte.

Quella che era iniziata come un’operazione per “denazificare” e “smilitarizzare” dell’Ucraina – ha affermato Gerasimov – oggi è diventata la difesa contro l’ostilità occidentale e un mondo unipolare. “L’obiettivo principale di questo lavoro è garantire la protezione della sovranità e dell’integrità territoriale del nostro Paese”.