C’erano una volta i 5S un movimento antisistema, da oggi è stato sostituito da un “partito qualunque”
Volevano aprire il Parlamento come una scatoletta di tonno, poi arrivò Giuseppe Conte che assaggiò il tonno della scatoletta e gli piacque così tanto che volle diventare tonno. La Costituente del M5S ha votato per la rimozione del limite dei 2 mandati per gli eletti e approvata la cancellazione della figura del garante, dando un calcio nel sedere a Beppe Grillo, che può comunque essere contento, a Cesare finì peggio.
Giuseppe Conte esulta: “Con questa Costituente è stata tracciata una nuova rotta partendo dai bisogni della base”, ma più di lui esulta il Pd che si è tolto un possibile antagonista che adesso finirà di fagocitare. Il M5S, almeno dai risultati delle ultime elezioni è ridotto ad una cifra e se i Vari Raggi, Toninelli e similari si organizzeranno con un altra formazione politica, Giuseppe Conte avrà gli stessi numeri del nemico Matteo Renzi.
Ma andiamo ai numeri. Il 72,08% della base si è detta favorevole alla modifica del tetto dei due mandati. Stop dal 63,24% alla figura del garante
Abolito l tetto del doppio mandato
Il 72,08% dei votanti tra gli iscritti del Movimento 5 stelle ha dato il via libera alla modifica della regola del doppio mandato. Per il 79,29% si può consentire in deroga per la candidatura di sindaco o presidente di regione; per il 67,20% il limite è elevato a tre, per il 54,93% il limite è applicato limitatamente a ciascun livello istituzionale, e ancora per il 70,61% è possibile ricandidarsi dopo una pausa di cinque anni, per il 66,50% il calcolo deve tener conto solo di quelli portati a termine, per il 74,96% ci può essere la possibilità di deroghe da sottoporre a voto dell’assemblea e per ultimo per il 64,82% si possono eliminare i limiti per il livello comunale. “Sul limite dei due mandati l’indicazione è chiara, ne terremo presente per formulare una proposta che voi voterete. Il segnale chiaro che ci avete dato è valorizzare le esperienze e le competenze, vi siete stancati di lottare ad armi impari con le altre forze politiche”, ha detto il presidente del M5s commentando i risultati dal palco.
Abolito il garante
Il 63,24% dei votanti tra gli iscritti del Movimento 5 stelle si è detto favorevole all’eliminazione della figura del garante. Il 29,09% si è detto contrario, mentre il 7,67% si è astenuto.
li iscritti del Movimento 5 stelle hanno deciso: la figura del garante, oggi ricoperta dal fondatore Beppe Grillo, va eliminata. A favore ha votato il 63,24%, contrari il 29,09%, mentre il 7,67% si è astenuto. Va modificato anche il limite dei due mandati: favorevole alla novità il 72% dei votanti. Sono passate con più del 50% dei voti tutte le opzioni di revisione della regola, tra cui l’elevazione del limite a 3 mandati e la deroga alla candidatura di sindaco e di presidente di Regione. L’Assemblea degli iscritti al M5s ha votato anche per abrogare la facoltà del garante di chiedere la ripetizione di una votazione sulle modifiche allo Statuto, prevista alle lettera dell’articolo 10 dello Statuto. Confermato pertanto il nuovo corso del M5s e approvate tutte le proposte anche quelle sulle quali Giuseppe Conte aveva condizionato la sua permanenza ai vertici del Movimento: la conferma di un orientamento progressista e favorevole alle alleanze con altre forze politiche.
Il divieto di ogni forma di alleanza è, invece, stato bocciato dall’81% dei votanti.
Le alleanze saranno possibili sulla base della condivisione di un accordo programmatico preciso (a favore il 92%). Sui temi sono state approvate tutte le proposte al voto. È questo l’esito del voto online degli iscritti al Movimento. Erano 88.943 i soggetti chiamati a decidere sulla lunga serie di quesiti per tracciare la rotta del Movimento e il quorum del 50% più uno per le modifiche allo statuto è stato “ampiamente superato“, ha detto il notaio.
Redazione Fatti & Avvenimenti