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Il ministro De Micheli autorizza la Croce Rossa a trasferire i migranti della Alan Kurdi su lussuosa nave traghetto


Su richiesta del ministro Paola De Micheli, il capo della protezione civile, Angelo Borrelli, ha firmato un provvedimento con il quale la Croce Rossa italiana viene nominata soggetto attuatore per provvedere all’assistenza alloggiativa e alla sorveglianza sanitaria delle persone soccorse in mare dalla nave Alan Kurdi

L’annuncio è stato fatto nel pomeriggio di ieri dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti diretto da Paola De Micheli. Il trasferimento inizierà nella mattinata di oggi e verrà effettuato “nell’ambito della Convenzione del 18 luglio 2012″ tra lo stesso ministero e la compagnia, per finalità di interesse pubblico nel contesto emergenziale accertato dal provvedimento adottato dal Capo della Protezione civile e dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti”.

La Alan Kurdi da 11 giorni si trova in acque Sar italiane, al largo del Porto di Palermo ed il trasferimento avverrà a seguito di una nota del Mit sul provvedimento che individua la nave traghetto “Rubattino” della Tirrenia, adatta per la quarantena, come peraltro proposto dal Presidente della Regione Sicilia, che ha escluso che i migranti possano sbarcare nell’isola anche dopo la quarantena.

Il trasferimento dei clandestini avverrà dopo che la Croce Rossa avrà completato tutte le operazioni propedeutiche all’assistenza. Il Ministero informa infine che, nella serata di ieri, tre migranti presenti a bordo della Alan Kurdi sono stati trasportati per motivi sanitari – uno di loro aveva minacciato il suicidio – nel porto di Palermo con un motovedetta della Guardia Costiera. Lo scorso 10 aprile la Guardia Costiera aveva effettuato un altro trasporto sanitario in favore di un migrante.

I migranti resteranno nell’imbarcazione messa a disposizione dalla Cin per almeno due settimane. Il periodo di quarantena servirà ad escludere la presenza di eventuali casi di Covid-19 fra gli stranieri soccorsi dalla nave della Ong tedesca.

L’ex ministro Matteo Salvini ha commentato la vicenda duramente: “Italiani chiusi in casa e immigrati liberi di arrivare in Sicilia, e magari da lì in Sardegna, nonostante la finta chiusura dei porti: è tornato il business dell’immigrazione a 30 euro al giorno a testa, anche a costo di mettere in pericolo la salute delle persone”. Poi un affondo all’operato delle ong: “Dalla Alan Kurdi alla Aita Mari, le Ong – spesso tedesche – insistono per far sbarcare gli immigrati sempre e solo nel nostro Paese”.