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Il presidente palestinese Abu Mazen in visita a Roma incontra Mattarella: “Italia riconosca lo Stato di Palestina”

Il presidente palestinese Abu Mazen, oggi a Roma ha incontrato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella a cui ha chiesto che l’Italia  riconosca ufficialmente lo Stato di Palestina

Lo riferisce l’agenzia di stampa palestinese Wafa, sottolineando che Abu Mazen “ha elogiato il continuo sostegno umanitario dell’Italia, tra cui l’accoglienza dei bambini feriti evacuati da Gaza e l’addestramento della polizia, nonché il continuo sostegno ai diritti dei palestinesi nei forum internazionali”.

“Lei è il benvenuto, in Italia e a Roma, ed è per me di grande interesse potere dialogare con lei questa mattina”, sono state le parole del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, accogliendo al Quirinale il Presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese, in visita ufficiale.

 I due presidenti hanno anche discusso dei forti legami bilaterali tra Italia e Palestina e dell’importanza di rafforzare queste relazioni“. e discusso “degli ultimi sviluppi della questione palestinese alla luce dell’aggressione israeliana in corso”.

Durante l’incontro, il presidente palestinese ha informato Mattarella degli ultimi sviluppi in Palestina, concentrandosi sulla grave crisi umanitaria nella Striscia di Gaza a causa della brutale aggressione israeliana in corso, che ha provocato decine di migliaia di vittime e dispersi e la distruzione diffusa di infrastrutture, case e proprietà.

I due capi di governo hanno parlato anche dell’escalation di violenza in Cisgiordania, compresa Gerusalemme Est, e dei continui crimini commessi dai coloni israeliani contro il popolo palestinese indifeso”, precisa l’agenzia di stampa palestinese.

Infine  Abu Mazen ha sottolineato l’urgente necessità di attuare la Risoluzione 2735 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, che chiede un immediato cessate il fuoco, il completo ritiro delle forze israeliane da Gaza e una rapida assistenza umanitaria per scongiurare il rischio di una grave catastrofe umanitaria nella Striscia.