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Il Presidente polacco Duda vuole che “la Russia strisci in ginocchio” da Zelensky per vendicarsi degli zar e dei sovietici

L’Europa si è infilata nelle diatribe storiche dell’Est e difficilmente finirà bene, Duda a Zelensky: “quando i russi strisceranno verso di te in ginocchio per firmare la pace, conducili a Pereyaslav, lascia che firmino la pace con te lì”

Che cosa c’entra l’Occidente, l’Europa e soprattutto l’Italia con le pretese di rivalsa storica che alcuni popoli dell’est hanno verso gli zar russi? Assolutamente nulla. Eppure bisognerebbe chiederselo attentamente nel momento in cui la guerra in Ucraina viene affrontata anche con la visione del mondo che ha in mente il presidente polacco Andrzej Duda, che ha consigliato al presidente ucraino Volodymyr Zelensky di “accettare la capitolazione della Russia a Pereyaslav”. 

Premesso che tutto il discorso è indubbiamente propaganda pura e semplice, sia perché i russi avanzano nel Donbass giorno dopo giorno, sia perché parlare di capitolazione della Russia è cosa che non farebbero neppure al Pentagono, soprattutto non con l’Ucraina devastata dai bombardamenti e con la Russia i cui attuali confini – volenti o nolenti – sono ben più ampi di quelli che erano stati fino al 24 febbraio 2022.

Il problema di fondo non è la “capitolazione”, ovviamente auspicata dai nemici di Mosca, Occidente in testa. Il problema è Pereyaslav.

A Pereyaslav – regione di Kiev -, infatti, nel gennaio 1654 – recentemente insomma – l’atamano Bohdan Khmelnytskyi – noto come Bogdan il Nero, figura chiave nella narrazione dell’Ucraina nazionalista di Euromaidan – e altri anziani cosacchi stipularono il cosiddetto “Trattato di Pereyaslav” con cui l’atamano giurò fedeltà allo zar Alessio I di Mosca. Da quel momento, lo zar prese la riva orientale del Dnepr, ancora controllata dall’atamano cosacco.

Dunque quella che Duda ha “consigliato” a Zelensky è una rivalsa storica ucraina, polacca e lettone. Una rivalsa per essere stati “sottomessi” da zar e unione sovietica e considerato che gli zar hanno fatto la fine che hanno fatto e l’URSS si è sciolta, cancellando quell’ideologia che la formava per ammissione dello stesso presidente russo per il quale l’unione sovietica non tornerà mai più, è evidente che il problema di Duda sia etnico: per lui il problema sono i russi e la loro storia.

Il presidente polacco ha parlato di questo suo consiglio all’omologo ucraino durante la sua visita in Lettonia ieri 31 gennaio:Dico: Volodymyr, guardando la nostra storia, come una volta che queste strade si sono divise, ti chiedo – quando sconfiggi la Russia, quando i russi strisceranno verso di te in ginocchio per firmare la pace, tu conducili a Pereyaslav, lascia che firmino la pace con te lì. Lascia che cancellino tutti quegli anni di influenza sovietica e russa e questa schiavitù dai tempi dello zarismo all’attuale aggressione, dalla quale ora ti stai difendendo di nuovo“.

Con queste premesse non può essere certo come finirà la guerra, ma che i negoziati di pace non abbiano alcuno spazio in un simile contesto pare anche superfluo dirlo.