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Il presidente turco Erdogan  con l’approvazione di Putin incontrerà il presidente Bashar Al Assad per un’operazione militare in Siria

Sempre più stretti i rapporti su tutti i campi, compreso quello militare tra Recep Tayyip Erdogan e Vladimir Putin. Il presidente turco, costretto ad abbandonare l’opzione delle bombe, con la benedizione di Mosca, non rinuncia a cacciare i separatisti dal proprio confine meridionale e costituire una security zone profonda 30 chilometri e per questo valuta altre opzioni che passano da Damasco.

 Erdogan non ha ricevuto il via libera da Mosca per un’operazione militare su larga scala in Siria, ma come ha annunciato ieri l’agenzia iraniana Tasnim,  a settembre Erdogan incontrerà in Uzbekistan il presidente siriano Bashar Al Assad, in occasione del vertice dell’organizzazione di ‘5 di Shangai’ a cui saranno invitate Turchia e Siria. Un cambio di rotta radicale tra due Paesi che non si parlano da 2011 che non sarebbe stato possibile senza l’approvazione del Cremlino. 

Secondo Tasnim infatti, è stato il presidente russo Vladimir Putin, che  ha fermato Erdogan dal lanciare un’operazione nel Nord della Siria contro i curdi dello Ypg, a insistere per un trilaterale con Assad per discutere dei termini di un’operazione militare.