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Illuminazione pubblica in strade private: Come è possibile?


Interviene oggi il consigliere Simone Di Paola sul caso “scoperto” dall’associazione “L’AltraSciacca” relativa all’interdizione di un accesso al mare in via Giovanni Corrao in contrada Foggia.

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“L’AltraSciacca denuncia un fatto che ha dell’incredibile e che, come spesso accade in questa città, misteriosamente non vede chiamati in causa i responsabili ne spiegate le ragioni della vicenda; vicenda rispetto a cui, con il presente atto ispettivo, intendo contribuire affinché sia fatta la massima chiarezza”, spiega il consigliere.

In proposito, Di Paola chiede di sapere se: risulta all’amministrazione comunale l’esistenza di questi presunti abusi in numerose strade o spazi privati della città; come e con che tempi L’Amministrazione comunale e i responsabili degli uffici competenti, ove si accertassero tali abusi, intendono procedere alla soppressione degli impianti della pubblica illuminazione presenti nelle predette aree private, con indebito vantaggio per pochi non titolati cittadini, a dispregio della comunità intera; infine, alla luce di quanto denunciato l’Amministrazione comunale non ritenga opportuno dare mandato all’ufficio competente di monitorare ed accertare con la dovuta attenzione ed intransigenza tutti i possibili casi di illuminazione pubblica di aree private e di procedere al relativo distacco dalla rete pubblica, ottenendo in tal modo un risparmio economico ed eliminando assurdi privilegi e disparità tra cittadini.

“Qualche anno addietro circa l’interdizione di un accesso al mare in via Giovanni Corrao in contrada Foggia L’AltraSciacca si rivolse all’Amministrazione dell’epoca – dice Di Paola – al fine di conoscere se effettivamente quella strada fosse pubblica o privata e, qualora fosse stata privata, se aveva senso sbarrarne l’accesso dopo oltre trent’anni di uso pubblico con relativa realizzazione di servizi pubblici a carico dell’intera collettività, tra cui anche quello della pubblica illuminazione.

L’Amministrazione Bono, per bocca dell’assessore Fabio Leonte dichiarò, rispondendo ad un interrogazione consiliare dell’ex Collega Ing. Fiorino, che erano state richieste informazioni ai proprietari, i quali avevano risposto che dagli atti prodotti la strada risultava privata così come il nuovo cancello che la chiudeva. Per quanto concerneva la pubblica illuminazione, Leonte affermava che era già stata data disposizione al Comune di staccare l’allacciamento e che tale servizio, trattandosi di strada privata, era a totale carico dei proprietari.

Nel frattempo si insediava l’attuale amministrazione comunale ma, a distanza di quasi 5 anni non pare esserci traccia alcuna dell’impegno sacrosanto assunto dell’assessore Leonte, cui evidentemente gli attuali amministratori non hanno inteso da corso, tanto che i pali dell’illuminazione pubblica, che avrebbero dovuto essere rimossi già da qualche anno, non solo sono ancora presenti, ma dalle immagini allegate, sembrano essere stati ammodernati con la nuova tecnologia a led e, qualche settimana fa, persino verniciati di colore blu, data la loro collocazione in una zona di mare.

Ma c’è di più – continuano il consigliere e l’associazione – perché a quanto sembra la suddetta Via Corrao non sarebbe la sola ad essere illuminata a spese di tutti i Saccensi, essendo ben in compagnia di altre strade private, inopinatamente servite da impianti di pubblica illuminazione , ad ulteriore dispregio di trasparenza e legalità .

Sarebbero infatti numerosi casi simili, che impongono un chiarimento: dalla Via Ravasio, alla Via dei mulini, passando la Via lido ed altre località di mare, esisterebbero diverse strade o aree private o poste al servizio di edifici privati, servite da impianti di pubblica illuminazione

Ho ritenuto opportuno dar seguito alla denuncia pubblica dell’altra Sciacca, che ovviamente ad oggi non ha trovato risposta perché, se quanto dimostrato da tali elementi di un’ evidenza a dir poco disarmante rispondesse al vero, costituirebbe l’ennesima iniquità che a questo punto impone un chiarimento preciso e dettagliato e soprattutto l’individuazione di responsabili ai quali chiedere conto di tutto questo”.